Con speranza di vita elevata, seconda solo a Firenze tra le metropoli italiane, prevalenza del diabete stabile nell’ultimo decennio e percentuali di adulti e minori con sovrappeso inferiori alla media nazionale, la Città metropolitana di Milano sembra godere di “buona salute”, secondo il Milano Cities Changing Diabetes Report 2021, realizzato nell’ambito del progetto internazionale Cities Changing Diabetes, promosso da University College London (UCL), Steno Diabetes Center, con il contributo di Novo Nordisk.
Speranza di vita elevata: 82,15 anni per gli uomini e 85,25 per le donne, seconda solo a Firenze tra le metropoli italiane; prevalenza del diabete stabile nell’ultimo decennio: da 5,65 casi per 100 residenti del 2010 a 5,68 casi del 2019, con un incremento di circa 0,03 casi ogni 100 residenti, a fronte di un aumento di quasi l’uno per cento in Italia; percentuali di adulti e minori con eccesso di peso che risultano inferiori alla media: 31,48 per cento rispetto a 36,66 nelle donne, 51,68 verso 55,56 negli uomini – in cui però il tasso di obesità, 12,08 per cento, risulta superiore al dato italiano di 11,13 per cento, infine 9,95 per cento tra le femmine dai 6 ai 17 anni e 9,05 per cento tra i maschi di pari età, rispetto alla media nazionale del 20,99 e 29,15 per cento rispettivamente circa la metà ed un terzo in meno. Sono alcuni dei dati, a prima vista positivi per la “salute” della Città metropolitana di Milano, che emergono dalla fotografia scattata dal Milano Cities Changing Diabetes Report 2021.
A Milano sono stati coinvolti Comune, Milano Città Metropolitana, Regione Lombardia, ANCI Lombardia e le Università cittadine, che hanno proceduto a mappare i fattori sociali e culturali, demografici, clinici ed epidemiologici, successivamente analizzati e valutati, anche sulla scorta delle esperienze già condotte a Roma e in altre 40 metropoli mondiali coinvolte nel progetto, per mettere a punto uno specifico action plan. Uno dei prodotti è il report, opera corale che nasce da più di 80 esperti di varia estrazione. «La partecipazione di Milano al progetto Cities Changing Diabetes conferma come la nostra città abbia sviluppato la chiara visione che, grazie alle sinergie internazionali, si può puntare a creare una città migliore, più vivibile e più attenta alla salute dei suoi cittadini, nel rispetto di uno sviluppo urbanistico sostenibile», puntualizza Michele Carruba, Presidente del Comitato Esecutivo di Milano Cities Changing Diabetes.
In una metropoli come Milano, densamente popolata ed estesa, la parola chiave è prevenzione; come sembra concordare l’Assessore al welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti: “La diffusione di sovrappeso e obesità nelle diverse fasce della popolazione costituisce allo stesso tempo un fattore di rischio specifico e un obiettivo di sanità pubblica cruciale in ottica preventiva. Regione Lombardia, attraverso le proprie politiche di promozione della salute e i programmi preventivi coordinati nell’ambito del Piano regionale prevenzione, promuove l’attenzione e l’attivazione di tutti gli attori sociali su queste tematiche e coordina programmi intersettoriali che puntano alla promozione di stili di vita sani nei diversi contesti di vita.”

Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.
Quindi non stiamo morendo di PM 2,5, Nx e CO2 esalati dalle auto, quasi tutte da euro 5 in su. Quindi la scusa delle morti premature causa traffico non regge. Avvisate il ciclopico trio delle meraviglie.