MM vuole i conguagli del 2016 in piena pandemia

Milano

MM vuole i conguagli del 2016 in piena pandemia

Alla sinistra i poveri piacciono così tanto che ci tiene molto che non cambino in alcun modo la propria condizione. Ad esempio, in epoca di pandemia globale, quando le pensioni (spesso magre) dei nonni servono a mantenere intere famiglie, quando i lavori non certo strapagati sono a rischio e la disoccupazione pare una condanna a vita, qual è il primo pensiero dell’anno del gestore dell’edilizia pubblica Milanese? Riscuotere i conguagli del 2016.

Letteralmente, per alcuni, la prima lettera ricevuta quest’anno da MM è stata una riscossione di crediti vecchi 5 anni. E sempre, rigorosamente e senza colpo ferire viziati dal solito problema: totale mistero sulle cifre che li compongono. Pagare è un atto di fede. Voi dateci i soldi, che al resto ci pensiamo noi. Il resto, ovviamente, sono le manutenzioni in ritardo, quando arrivano del tutto e itutto ciò che vi abbiamo sempre raccontato: occupazioni, degrado e via discorrendo. Ma lasciamo un commento più ampio al Responsabile Casa del Municipio 7, il Consigliere Franco Vassallo:

“Il problema dei conti di MM esiste ed è grave. Ma era davvero opportuno iniziare così un anno che reca speranza, certo, ma che non è iniziato precisamente nel migliore dei modi possibili? Soprattutto, purtroppo, continua a mancare un dialogo virtuoso tra azienda e inquilini: se ci fosse stata dall’inizio trasparenza sui conguagli, sui motivi dei rincari e sulla gestione interna i cittadini di sicuro l’avrebbero presa meglio.

Il fatto che nelle stesse lettere si sponsorizzasse l’ennesimo tentativo di rateizzazione fa pensare ad un estremo tentativo di rilancio di questo strumento. Per carità, sia chiaro, meritorio. Ma fallito perché il Comune, come spesso accade, ignora la realtà. In quei conguagli, ci sono crediti prescritti, altri dovuti ad errori materiali e voci di scarsa comprensibilità. È umano e non certo un delitto, ma senza un dettaglio approfondito e chiaro non si potrà mai convincere il singolo inquilino a pagare.

Ecco, quindi, che va fatta una operazione di realtà. Cambiare drasticamente la comunicazione, il modo di affrontare i problemi e l’atteggiamente verso gli inquilini. Altrimenti, con molta umiltà, si prenda atto che l’esperimento MM è fallito e che forse, in tempo di sconvilgimenti globali, dobbiamo tornare a casa. In Aler. Dove le cose non erano magari più efficienti, ma sicuramente l’atteggiamento era più umano”.

3 thoughts on “MM vuole i conguagli del 2016 in piena pandemia

  1. Si tratta di pretese cadute in prescrizione. Non ci deve essere altro argomento. Chiuso.
    Poi fanno la voce grossa con gli inquilini onesti e regolari, ma con i furbetti regolari che sono ‘scappati’ e gli abusivi che dopo anni di affitti non pagati, con quei soldi si sono comprati casa, stanno zitti… Lo so perché vivo in un comprensorio di case dove ci sono stati molti che ne hanno approfittato ed mm non ha fatto e non sta facendo nulla per recuperare da questi soggetti.

  2. Inoltre, com’è possibile che siano state lasciate le raccomandate (non spedite tramite servizio di poste italiane) nelle caselle di molti inquilini assenti, o addirittura non più residenti, o peggio ancora deceduti, senza che questi o un delegato avesse firmato la cartolina di ricevuta di consegna??? Con che criterio è stata scelta quella società per le consegne?
    Com’è questo fatto??? Chi ha firmato quelle cartoline??? Spero che i milanesi si sveglino e che mandino via questa giunta; mentre mm è meglio che si occupi di acqua visto che la fa un po’ da troppe parti…

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