Cas Via Corelli: poliziotti aggrediti da immigrato senegalese. La condanna di De Corato e dei sindacati di polizia

Milano

La Polizia ha arrestato giovedì, intorno alle 10, un 26enne senegalese per resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti sono intervenuti presso il Cas (Centro accoglienza straordinaria) Mancini di via Corelli 176, quando l’uomo, cui era stato notificato l’allontanamento in quanto privo dei requisiti necessari per essere trattenuto, faceva resistenza. Giunti sul posto, i poliziotti sono stati respinti dal senegalese a calci e spintoni.
In una nota l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale Riccardo De Corato ha stigmatizzato l’episodio “Siamo alla follia! Adesso per far lasciare i Cas agli immigrati dopo che risultano non avere più i requisiti per rimanerci, ovvero gli viene respinta la richiesta d’asilo, bisogna far intervenire le forze dell’ordine che, come se non bastasse, vengono persino aggredite. Come successo ieri nel centro di accoglienza straordinaria ‘Mancini’ di via Corelli, dove un senegalese di 26 anni, dopo essersi rifiutato di abbandonare la struttura, ha aggredito a calci e pugni due agenti. Fortunatamente i due poliziotti, ai quali va la mia vicinanza, non sono rimasti feriti gravemente. L’uomo è stato portato in carcere. Mi auguro che il prossimo passo, dopo che avrà scontato la condanna, sia il Centro di permanenza per il rimpatrio, sempre in via Corelli, ed un volo di sola andata per il Senegal. Non è possibile che persone che non scappano da nessuna guerra vengano nel nostro Paese come richiedenti asilo, vivano per mesi ed anni nei centri di accoglienza a spese degli italiani e che, quando allontanati, pensino di poter aggredire, impunemente, le nostre forze dell’ordine! La nostra regione è quella con l’indice d’accoglienza maggiore d’Italia con il 13%, pari a 10.961, di pseudo richiedenti asilo ospitati nelle strutture lombarde. A questi poi vanno aggiunti i clandestini che, secondo i dati Orim e Polis Lombardia, sono 51.400 a Milano e 112 mila nell’intera regione. Nel 2019 le commissioni nazionali per il diritto di asilo lombarde hanno respinto il 79% delle richieste d’asilo ricevute. Sono numeri davvero elevati, ai quali bisognerebbe rispondere con un piano di rimpatri per Milano e per la Lombardia. A tal proposito – conclude De Corato – diventa di fondamentale importanza la presenza del Cpr ed è per questo motivo che ne abbiamo chiesto a gran voce per mesi l’apertura!”
Anche le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp hanno espresso il loro disappunto  in un comunicato “Solidarietà agli agenti di polizia locale del Comune di Bresso aggrediti nella giornata di ieri, un augurio di pronta guarigione dall’aggressione subita. Nel contempo però  esprimiamo forte rabbia per il non essere ascoltati dalle amministrazioni locali, regionali e nazionali sulla necessità ormai non più procrastinabile di equiparare le tutele dei lavoratori della polizia locale a quelle degli altri corpi di polizia. I compiti assegnati ai corpi di polizia locale, sempre più anche di sicurezza urbana, di controllo del territorio e di funzioni di polizia giudiziaria, espongono le lavoratrici e i lavoratori a rischi crescenti cui non sono ancora corrisposte adeguate tutele. Basta, non è possibile che gli ufficiali e gli agenti siano condizionati dalle differenti interpretazioni delle varie istituzioni: chiediamo una riforma nazionale complessiva adeguata ai tempi e al mutato quadro”.

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