E musica sia…musica corale dei medici e delle infermiere di tutta Italia. Un canto libero di speranza. Mogol ha trasformato “il mio canto libero” dove la simbologia dell’unità e della fiducia sono il premio alla fatica. Una testimonianza, un pressante invito “In un mondo che… fa paura ormai, noi ti aiuteremo sai… Tutto passerà, e sorriderai, noi ce la faremo, sì, lo vedrai. Adesso resta a casa, esci solo per la spesa, domani è un nuovo giorno…“sì perchò domani è un nuovo giorno. L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione tra il maestro e la Federazione italiana delle Società medico scientifiche (Fism), ha visto protagonisti medici e infermieri di tutta Italia che, uniti ma distanti, hanno eseguito il brano – in voce e musica – riscritto appositamente da Mogol. “L’idea di interpretare la canzone, ovviamente a distanza – si legge in una nota della Fism – è nata per sottolineare come il difficile lavoro negli ospedali debba essere sostenuto dall’impegno di tutti. Per farlo abbiamo scelto di valorizzare le capacità musicali di tanti professionisti delle corsie di tutta Italia. Ne è nato un vero e proprio inno che, pur nella fatica, non abbandona la speranza“.
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Grazie a voi tutti, siete splendidi ed insieme c’è la faremo
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