Il collettivo LuMe festeggia due anni di abusivismo nei locali del Comune

Milano

Evviva, l’abusivismo festeggia mettendo in campo, libri, musica, djset fino ad esaurimento delle forze. Una maratona che val bene due anni di occupazione, per una Kultura alternativa e indipendente. Tanto importante da far chiudere occhi e orecchie al Comune, proprietario della location (è così definita dai membri del laboratorio universitario metropolitano LuMe). L’ennesimo centro sociale che fa il bello e il cattivo tempo quando vuole nell’indifferenza totale dell’amministrazione. E così, questa sera è la grande festa, strombazzata su Facebook, con promesse di grande divertimento collettivo. Scrivono “Da due anni lo spazio è stato riqualificato dal collettivo LUMe, che lo ha liberato dalle macerie e trasformato in spazio polifunzionale e sala concerti. Questo 2 Novembre ci troveremo per festeggiare due intensi anni di attività dello spazio in viale Vittorio Veneto, segnato da importanti obiettivi raggiunti e grandi gratificazioni, nella speranza di poter continuare sulla stessa strada.” Si ricorda che il 2 novembre 2017 dopo lo sgombero dalla sede precedente di vicolo Santa Caterina e l’occupazione lampo dell’allora ex Cinema Orchidea, i militanti del LuMe occuparono lo spazio abbandonato, ex deposito del verde del Comune, a pochi passi da porta Venezia. Nel luglio scorso, due militanti del collettivo universitario erano stati assolti per l’occupazione dello spazio. Nessuno chiederà tasse o scontrini per le consumazioni, nessuno chiederà una cifra per l’affitto e tantomeno il comune legittimo proprietario, nessuno li definirà semplicemente abusivi e illegali ed è così che la politica milanese aperta tollera l’illegalità.

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