E’ evidente che “L’intero caso Sea Watch è un precedente pericolosissimo che di fatto arma tutte le altre ong che in queste ore stanno tornando a solcare il Mar Mediterraneo. Dopo un anno di lotta all’immigrazione clandestina, segnata dagli ottimi risultati incassati con la chiusura dei porti italiani, il blitz della Rackete e il buonismo delle toghe sono il lasciapassare per nuove incursioni contro l’Italia”. (Il Giornale) Sottolinea infatti Nicola Porro: “Una zuppa tardiva ma che non potevo evitare di fare: il Gip di Agrigento ha deciso di annullare l’arresto della “capitana” Carola Rackete: siamo all’assurdo. Ci sono dei magistrati che fanno politica e lo hanno sempre fatto, sono gli stessi che pubblicamente hanno preso posizione contro il decreto sicurezza del Ministro Salvini. In questo Paese, sinistra e magistratura continuano a governare sotto mentite spoglie”. E così il buonismo favorevole all’accoglienza indiscriminata, al pensiero unico per una verità che è distintivo di una parte politica, rialza a pieno titolo la testa e David Sassuolo (PD) eletto Presidente del Consiglio europeo, nella conferenza stampa dopo l’elezione, dichiara che “il dialogo tra il Parlamento e le ong penso sia costante e normale. Sono qui da dieci anni e le ong sanno che la porta del Parlamento europeo è sempre aperta: la apriremo ancora di più. Il dialogo delle ong sarà garantito e assicurato. Come si può essere un Parlamento dei cittadini se non ci si apre alla società civile, agli interessi legittimi delle lobby, e soprattutto ai cittadini?”. E nel PD italiano, dilaniato da correnti e spifferi vari di egoismi mai soddisfatti, si spera “Vuoi vedere che da Bruxelles parte un rinnovamento del PD?” (Elisabetta Gualmini Eurodeputata Pd”)
