Via Martirano: auto rubate, refurtiva e degrado. Questo è il campo rom più bello d’europa secondo la sinistra?

Milano

“Questa mattina ho svolto un sopralluogo al campo rom di via Martirano, quello che secondo la sinistra avrebbe dovuto essere il migliore d’Europa. Le casette mobili, costate la bellezza di 642mila euro e presentate come un gioiello dall’allora giunta Pisapia, sono in condizioni pessime e due di esse sono addirittura fuori uso perché danneggiate. Appena all’esterno del campo ho trovato diverse auto completamente cannibalizzate, cumuli enormi di spazzatura, sversamenti di rifiuti liquidi, lavatrici, tv, forni a microonde, decine di biciclette, carcasse di moto, cavi di rame. All’interno del cortiletto di una delle casette, invece, ho notato ammassi di batterie smontate. Se è questa l’integrazione che ha in mente la sinistra, direi che siamo completamente fuori strada: lo sgombero deve essere immediato”. Così Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto. “All’interno del campo rom di via Martirano vivono circa cinquanta persone, tra italiani e cittadini di origine slava. Due di loro sono stati pizzicati dalle forze dell’ordine a rubare in alcuni appartamenti di Santo Stefano Ticino un mese fa, mentre risale all’estate scorsa il blitz dei carabinieri che scoprirono un vero e proprio bazar del lusso con occhiali, borse e portafogli di marca, oltre ad arnesi per scassinare serrature, binocoli, scanner, imbracature. Le donne del campo – continua Silvia Sardone – mi hanno detto senza problemi che la maggior parte di chi vive qui non paga i 90 euro mensili di affitto al Comune: a questo punto mi piacerebbe capire cosa stia aspettando l’amministrazione prima di chiudere questo campo visto che l’esperienza è stata a dir poco fallimentare. Mi chiedo anche che futuro possano avere i bambini di via Martirano continuando a vivere in mezzo a degrado e illegalità”. Chiude Silvia Sardone: “L’area del campo rom è totalmente fuori controllo, molti cittadini sono preoccupati e la convivenza non è per niente buona. Non capisco perché per i rom debba sempre esserci una corsia preferenziale per quanto riguarda le politiche abitative: si mettano in coda come fanno tutti per ricevere un alloggio popolare, è inutile continuare a tenere in vita ghetti come questo dove la legge italiana viene sistematicamente scavalcata”.

 

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