Il Milan è sempre più squadra. Contro il Parma arriva un’altra vittoria in rimonta dopo quella di giovedì in coppa, con una prestazione che somiglia a quella di Roma con la Lazio per voglia di fare sempre la corsa in più per il compagno, di arrivare sempre primi sulla palla.
L’aveva detto Gattuso che dopo la sosta aveva visto qualcosa nei suoi uomini. Era la motivazione, la grinta che si tira fuori nei momenti di difficoltà, la capacità di essere più forti delle sventure e il Milan alla totale situazione d’emergenza risponde compattandosi e diventando ogni settimana più squadra. Un lavoro incredibile quello di mister Gattuso, anche i tifosi più critici non possono non ammetterlo.
Gattuso che azzecca anche tutte le scelte tattiche contro il Parma, come quella di alzare il pressing e il baricentro, rimanendo corti per spegnere sul nascere ogni ripartenza con cui i gialloblu quest’anno avevano messo in difficoltà tutti gli avversari. Come quella di Abate centrale che aiuta Calabria a non far mai andare via in velocità Biabiany e Gervinho. Come l’inserimento di Borini vicino a Cutrone nel secondo tempo per dare più peso all’offensiva del Diavolo dopo lo svantaggio arrivato con l’unico tiro in porta subito.
Un gol di Cutrone alla Higuain, da attaccante di razza che sente la porta senza guardarla e il rigore di Kessie ribaltano il risultato. Resta da migliorare la gestione dei contropiedi in superiorità numerica perché le partite bisogna chiuderle quando ti presenti 3 contro 1 o 4 contro 2 per cinque volte. Queste sono situazioni da sfruttare.
È un Milan che oggi sa cambiare modulo in corsa ma anche da partita a partita, un sinonimo di crescita sempre più evidente, i giocatori stanno credendo nel lavoro del mister e sono pronti a dare tutto per lui, Bakayoko che giganteggia in mezzo al campo e l’ottima condizione atletica della squadra stanno facendo il resto. In attesa della cavalleria che arriverà a gennaio.
Analisi tattica.
Milan 4-3-3. Parma 4-3-3.
Il Milan sembra quello di inizio stagione, col 4-3-3 c’è più qualità nel palleggio e il giropalla diverte, però davanti c’è poco peso in area e poca pericolosità. Ottimo il pressing che schiaccia il Parma nella propria trequarti, terzini alti e centrali nella metà campo avversaria non danno mai la profondità ai gialloblu, anche grazie al lavoro delle mezzali che chiudono ogni linea di passaggio con l’aiuto dei ripiegamenti degli esterni.
Il Parma fatica a ribaltare l’azione come invece è abituato a fare, non trova gli scambi per lanciare in campo aperto le sue frecce offensive perché i rossoneri non fanno respirare, in tutta la gara si contano solo due contropiedi.
Il gol dei gialloblu arriva da calcio d’angolo, Gattuso cambia modulo con Borini che aiuta Cutrone in avanti e ribalta la partita dando maggior peso all’attacco rossonero.
Inizia l’era Gazidis.
Ci siamo, il 5 dicembre si insedierà ufficialmente il nuovo amministratore delegato rossonero Ivan Gazidis. Di fatto il manager sudafricano naturalizzato inglese sta già lavorando per il Diavolo, in settimana ha visitato Milanello con Leonardo e Maldini pranzando con Gattuso, in un clima sereno e disteso, con toni e atteggiamenti amichevoli e scherzosi che stanno richiamando in società la stessa compattezza che il Milan sta dimostrando in campo come chiesto da Maldini. Il mister e i dirigenti lo descrivono come un uomo affascinante da ascoltare, che porta un mare di sapienza e conoscenza.
Ora i quadri dirigenziali sono pressoché al completo di tutto, Gazidis ha un lavoro enorme da svolgere, sta già imparando l’italiano e ciò che dovrà apprendere velocemente è la cultura calcistica italiana che muove l’intero sistema calcio del nostro paese, per assicurare al club il giusto peso politico che è fondamentale. La rinascita sportiva del Milan passa dalla crescita della società, in termini amministrativi ed economici, per questo il Milan si è rivolto a Gazidis, il miglior dirigente che un club possa avere.
Andrea Mutti
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