“Casa senza trappole” stanze sicure per anziani riprogettate da medici-architetti

Milano

L’esperimento in via Solari 40

Milano 18 Ottobre – La maniglia di sicurezza nel bagno, il tappeto antiscivolo in soggiorno, un punto luce nel punto giusto. A volte basta poco per garantire la sicurezza ai nonni e toglierli dall’isolamento. S’è concluso ieri il primo step di lavori, avviato da Fondazione Sala Clelia e Sala Elsa Onlus con l’Associazione medici volontari onlus.

Hanno messo mano alle abitazioni di dieci anziani soli, che vivono in una casa popolare nel complesso storico di via Solari 4o. Le case sono state messe in sicurezza, gli inquilini addestrati a vedere le trappole invisibili che sono causa degli incidenti domestici. Non è stato facile, racconta la consigliera comunale Elisabetta Strada. «All’inizio c’era un po’ di diffidenza». Ma portati a termine gli interventi nei primi dieci appartamenti, ora «c’è la coda di chi chiede di essere inserito nell’elenco dei prossimi progetti». Si è trattato di piccoli ma efficaci interventi, però capaci di migliorare la vita degli anziani che vivono nelle case popolari del Comune. Dall’applicazione di maniglie nei bagni e nelle camere da letto alla dotazione di tappeti antiscivolo, dal potenziamento dell’illuminazione nei punti più bui dell’abitazione alla sistemazione di scivoli in sostituzione dei gradini, che possono aiutare ad evitare cadute accidentali potenzialmente pericolose e incidenti domestici di varia natura. L’operazione, la cui spesa sarebbe stata in capo agli inquilini, è, invece, stata a costo zero sia per loro sia per il Comune, in quanto promossa e finanziata dalla Fondazione Sala. «Estenderemo la sperimentazione di via Solari coinvolgendo altri appartamenti», conferma la presidente della Fondazione, maria Assunta De Peppo. Oltre ai lavori manutentivi, l’iniziativa prevede anche incontri informativi con gli inquilini sui comportamenti da adottare in casa, per riuscire a viverla nel modo più sicuro possibile. «Le cadute domestiche — spiega Faustino Boioli, presidente dell’Associazione medici volontari — rappresentano un problema di rilevanza nazionale ed europea, uno dei principali motivi di invalidità degli anziani che, oltre a possibili complicanze psicologiche, possono perdere l’autonomia, e che comunque comporta costi terapeutici molto elevati. Fondamentale cercare di ridurre il rischio attraverso una corretta opera di prevenzione» Un volontario aiuta una pensionata in via Solari

P.D’A. (Corriere)

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