E all’ottavo giorno Dio creò la Poesia

Cultura e spettacolo Le storie di Nene

Milano 21 Agosto – “In principio Dio creò i cieli e la terra. (….) E Dio proseguì dicendo: -Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza -. (…) Dio vide poi tutto ciò che aveva fatto ed ecco era molto buono/bello. E si faceva sera e si faceva mattina, un sesto giorno” (Genesi)

E il settimo giorno si riposò, ma all’ottavo giorno diede un’occhiata distratta al creato, ma non si soffermò più di tanto: tutto sembrava perfetto, così come l’aveva voluto, maestoso e rutilante di colori e suoni.

Mancava lo stupore e l’incanto dell’uomo di fronte a tanta bellezza. E Dio creò la Poesia e diede all’uomo la capacità di esprimerla, per farlo felice.

L’ho incontrata nel profondo della mia anima, in una sera d’autunno, quando la luce incipria le cose di tenerezza, quando il declino della vita sorride con malinconia.

Chi sei?

Una vibrazione d’infinito, un soffio d’eternità, un profumo d’amore, un graffio di dolore, un grido di speranza, una visione di bellezza, un tocco di magia, un gioco di colori, un volo d’uccelli a primavera, il sospiro d’un fiore appena sbocciato, il garbo delle farfalle che fanno l’amore su un fiore, la danza dei pesci nell’acqua, la carezza del mare all’orizzonte, il sorriso della luna, il mistero di un bimbo che nasce, il canto di un ricordo felice, l’eco di una voce amata, il misterioso senso della stessa vita che va, che attraversa gioie e dolori, che sa ascoltare la musica del tempo.

Ma allora tutti siamo un po’ poeti?

Tutto è Poesia. Basta saper guardare e ascoltare, perché l’emozione è già poesia. E’ quella scossa che ci fa piangere o ridere, che suggerisce tenerezza o malinconia, che ci inchioda davanti alla bellezza di un tramonto , che ci fa sentire vivi e partecipi dell’universo. La scrittura è conseguente e spesso proporzionale alla capacità di saper vedere e di saper ascoltare le vibrazioni dell’anima. Ma tutti possono tradurre i sentimenti in parole e non importa essere “grandi” poeti, è sufficiente custodire in sé la gioia della scoperta del bello e tentare di trasmetterla per la felicità degli altri. Il balbettio di chi prova e poi riprova un verso, di chi cerca la melodia di un’immagine, l’assonanza di una frase con il cuore, mi intenerisce. E’ come insegnare a camminare ad un bimbo che, già so, domani correrà senza problemi e forse sarà un campione.

Ma i grandi poeti, riconosciuti da tutti, esistono e sono pochi.

Sì, esistono per ricordare al mondo l’immortalità dell’arte e la stupefacente abilità dell’uomo di essere unico e irripetibile nel rendere ancora più bello un universo di per sé già così misteriosamente bello. Perché l’uomo sa vestirlo con le proprie sensazioni, con i suoi colori, le sue suggestioni, la sua verità. E sa esprimere anche un mondo nuovo, personale, quello del cuore, dell’umanità, della vita, delle proprie esperienze, delle proprie speranze, modulando emozioni e sentimenti sempre nuovi, all’infinito.

“A volte succedono cose strane / un incontro, un sospiro / un alito di vento che suggerisce nuove avventure / della mente e del cuore. / Il resto arriva da solo / nell’intimità del mondo.” (Alda Merini)

“Poesia / è il mondo, l’umanità / la propria vita / fioriti dalla parola / la limpida meraviglia di un delirante fermento” (Giuseppe Ungaretti)

“La poesia aggiunge vita alla vita: una vita al quadrato” (Mario Luzi)

 

Ti riconosci in questi versi?

Mi riconosco nella sensibilità di queste definizioni, perché la poesia dà un valore aggiunto anche alle piccole cose del vivere quotidiano, rende unica un’esperienza, sa evocare bellezza e fantasia, crea mistero e magia. Aiuta a vivere in una dimensione che profuma di perfezione.

Qualcuno potrebbe banalizzare e pensare che è solo un gioco di parole Quel qualcuno non ha capito niente del perché ci è stata data la vita. La bellezza della poesia e dell’arte rappresenta la parte più nobile e disinteressata dell’uomo. E’ l’espressione più sincera e autentica della sua anima. E’ una esperienza di libertà, la più vera.

E’ tempo di riposare anche per la mia anima stanca. Ma il poeta che è in me come in tutti voi, domani mi regalerà lo stupore e l’incanto di nuove “poesie”.

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