A Majorino “Lei è un ipocrita. Io non trovo lavoro e sono disperato”

Milano

Milano 25 Febbraio – Ci voleva un esodato per cantarle come si deve all’ineffabile Majorino che intende il welafare ambrosiano come cosa sua, a modo suo, a prescindere…A prescindere dei milanesi, dell’indigenza dei tanti che hanno bisogno, di chi è senza lavoro, dei disabili ecc. ecc. Nel segno di un’accoglienza che riguarda altro e altri, che impegnerà tempo ed energia per organizzare una manifestazione “vergogna”, nel segno di una ideologia fuori dalla realtà, nel segno di una ipocrisia buonista che è un insulto per chi non sa come mettere insieme il pranzo con la cena

Ci voleva un esodato che gli gridasse sul muso la sua disperazione “Lei è un ipocrita, io non voglio gli assistenti sociali, voglio un lavoro. Voi non mi aiutate e io diventerò il vostro persecutore. Ho tentato di parlare con tutti, dalla Regione, al Comune, ai servizi sociali. Non trovo lavoro, sono disperato. Siamo solo numeri, la gente che ha bisogno o si ammazza o vive per strada o vive come me. Io non mi posso ammazzare e continuerò a battermi perché voglio lavorare”, per dimostrare lo schifo delle politiche sociali dell’ineffabile Majorino. Per dimostrare il fallimento di un assessore che la solidarietà e il saper fare non sa dove stia di casa, per rendere plateale quanto distante sia la politica del Pd sia dalla realtà

Sala «organizzi piuttosto una marcia per i disoccupati – lo provoca il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi -. A Milano il problema principale è quello del lavoro: commercianti e artigiani che chiudono per colpa delle tasse opprimenti del Comune, giovani e meno giovani che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro.”

Un invito da realizzare: una marcia da esportare, una marcia che sappia gridare a Milano e al mondo l’ingiustizia sociale di un’amministrazione locale e di un governo nazionale.

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