Islam, Parisi a Fiano: da Maryan giusta lezione, grave anteporre la difesa del partito a quella dell’occidente

Milano

Milano 10 Agosto – Stefano Parisi entra nell’acceso confronto tra Emanuele Fiano e Maryan Ismail sulle “frequentazioni pericolose” di  Sumaya Abdel Qader, neo eletta in Consiglio Comunale sotto l’ala del PD:

“Resto sinceramente incredulo e sconcertato di fronte a tanta superficialità e a tanta autoreferenzialità. Non so se è chiaro, qui in gioco non è la reputazione del Pd milanese o di qualche singolo suo esponente. Qui in gioco è la vita di tanti occidentali, sotto attacco dell’Islam radicale. La necessità di alzare l’allerta sulle attività di reclutamento che la Jihad sta svolgendo nelle grandi metropoli europee è un problema gravissimo di ordine pubblico e di sicurezza. Tanta arroganza e superficialità sono assolutamente fuori luogo”. Così in un lungo post su Facebook Stefano Parisi commenta l’intervento di ieri, sempre sul social network, del deputato del Pd Emanuele Fiano rivolto a Maryan Ismail. “Usare bassi e fuorvianti (nel 1997? il rischio terrorismo islamico? campi Rom? Gheddafi? e Prodi e D’Alema? Viale Jenner? ma di che cosa si sta parlando?) argomenti da campagna elettorale, o usare bassi argomenti personali (non sei stata eletta) è sintomo di totale mancanza di senso dell’effettivo rischio che stiamo correndo nelle nostre città. Penso – prosegue Parisi – che Maryan abbia posto un problema importante. Invece di tappare gli occhi e le orecchie per non sentirla, per difender il proprio partito, sarebbe utile approfittare del suo coraggio per prendere tutti quanti coscienza, per chi non l’ha ancora fatto, che il problema è grave ed è tra noi. Condizionare la realizzazione delle moschee all’approvazione di una legge nazionale che vieti il finanziamento estero, chiedere l’albo degli Imam, chiedere l’italiano per i sermoni non sono argomenti da campagna elettorale, sono il tentativo di darci strumenti di protezione di cui oggi abbiamo urgente bisogno. Come finalmente anche il governo francese ha preso atto. Chi riconduce tutto ad una contrapposizione politica, alla difesa della propria parte e ad una pretesa superiorità morale dimostra la propria inadeguatezza politica e culturale. Luciano Lama al tempo del terrorismo disse parole inequivocabili di condanna nei confronti degli assassini che venivano dalle file del Pci. Da quelle parole, in Italia, ebbe origine la lotta al terrorismo e il successo dello Stato. Dobbiamo dire parole chiare contro il terrorismo islamico, isolare tutti i comportamenti equivoci e le dissimulazioni, e apprezzare tutti i musulmani che con noi si schierano senza tentennamenti, rischiando in prima persona. Come fa Maryan, che dall’Islam politico ha già subito terribili perdite familiari. Si, Maryan può dare una lezione a tutti noi. E la sua lezione va accettata perché è giusta, è a difesa della nostra libertà. Nessuno può sentirsi al di sopra di questa lezione. Nessuno può permettersi di non accettarla. Anteporre a questo la difesa del proprio partito non è solo stupido, è grave. Chi lo fa, in queste ore, si assume una gravissima responsabilità.

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