Milano 22 Settembre – Moni Ovadia racconta il Khassidismo una spiritualità lontana, dimenticata, ma che sa ancora farsi sentire
Moni Ovadia torna al Piccolo Teatro Grassi fino al 27 settembre, con Il registro dei peccati, un nuovo viaggio nella cultura Yiddish alla scoperta del mondo del Khassidismo, la tradizione culturale degli ebrei della diaspora. Un universo fatto di parole, musiche, danze, storie, canzoni e immagini, in cui si alternano preghiera, racconto, divertimento.
Ovadia accompagna lo spettatore in un viaggio straordinario, in un mondo, quello del khassidismo, estirpato dal paesaggio umano e spirituale dalla brutalità dell’odio, ma che continua a parlare grazie alla sua indomita, colorata e pulsante energia.
Il khassidismo è la celebrazione della fragilità umana e della sua bellezza, nella quale si riconosce la maestà del divino, ineffabile e invisibile, ma con il quale si intrattengono relazioni di familiarità e persino di prossimità irriverente; il divino è celebrato con la preghiera, lo studio, il canto, la danza, la narrazione ma predilige l’umorismo il cui esprìt era sommamente stimato dai grandi maestri del khassidismo che ne apprezzavano il potere anti idolatrico.
Orari: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.