Milano 8 Agosto – “L’assessore Majorino non può trincerarsi dietro alla scusa dell’emergenza per giustificare l’avere distribuito tredici milioni e rotti di fondi statali senza bando. – attacca Silvia Sardone, coordinatrice del dipartimento Sicurezza e Periferie di Forza Italia Lombardia – Soprattutto se in molti casi alle varie associazioni impegnate nella gestione dei profughi sono state assegnate cifre superiori al tetto dei 200.000 euro, che la legge consente siano elargiti senza gara pubblica. L’uso delle determine dirigenziali (43) si è protratto per oltre due anni, andando ben oltre i sei mesi in cui l’improvviso flusso di migranti poteva essere considerato un’emergenza. Anche quando la situazione era conclamata e tutti i meccanismi necessari per gestirla dovevano essere stati attivati, per sola decisione dell’assessorato sono state assegnate cifre fino a 1 milione e 325 mila euro senza indire bandi. Bene ha fatto il Presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, a interessarsi della questione, Roma c’insegna quali interessi si possono nascondere dietro alla gestione dei fondi destinati ai profughi”.
“E’ necessario sia fatta luce su chi e come abbia gestito questo denaro e accertati eventuali sprechi o usi impropri – spiega la Sardone – perché, fatta salva la buona fede dell’assessore, pur avanzando molti dubbi sulle capacità gestionali, è sotto gli occhi di tutti che l’impegno economico non trova riscontro nei risultati ottenuti. Basti ad esempio la situazione in cui versano i dintorni della stazione centrale, ridotti a un bivacco di disperati dopo che l’unica soluzione trovata per evitare che i migranti accampati fossero sotto gli occhi dei viaggiatori in transito è stata mandarli in mezzo a una strada. Se questo è quanto ottenuto dopo avere assegnato alla sola Associazione Arca 3 milioni e 800 mila euro per gestire l’emergenza Centrale, è evidente che qualche cosa non ha funzionato. Mi auguro che Cantone approfondisca con cura con la questione, perché qui oltre ai soldi di tutti gli italiani sono state prese alla leggera (e forse sfruttate) le difficoltà e la dignità di migliaia di persone”.
“Oggi, l’assessore Majorino corre ai ripari decidendo i criteri con cui individuare chi potrà partecipare alle prossime assegnazioni, parlando di “modello ambrosiano di sociale trasparente”, ci sembra ridicolo farlo dopo anni di gestione opaca su cui ad altri toccherà fare luce. Inoltre, dopo anni di piagnistei con cui la Giunta Pisapia giustificava la lacunosa assistenza data ai profughi con la mancanza di aiuti statali scopriamo che l’aiuto c’è stato e assai cospicuo. Un’altra bugia arancione che viene allo scoperto – conclude la Sardone – chissà quante altre né scopriremo con il passare del tempo e quante altre ce ne racconteranno se gli elettori non si guarderanno bene dal dargli modo di farlo”.
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