Milano 5 Maggio – E’ inutile girarci tanto intorno. La gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione dei No Expo del primo maggio è stata fallimentare.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, sempre più inadeguato in quel ruolo, ha orgogliosamente rivendicato l’operato delle Forze dell’Ordine. Il parametro di riferimento è ormai il morto. Cioè, se non muore nessuno vuol dire che l’ordine e la sicurezza pubblica sono stati garantiti. Se poi un intero quartiere della città è stato messo a ferro a fuoco con danni per milioni di euro, pazienza. Qualcuno pagherà. Anzi, sarà l’occasione per uno spot elettorale con i cittadini impegnati a pulire i muri.
La manifestazione del primo maggio è uno spartiacque. Dopo quanto accaduto, bisogna solo confidare nella sorte. Non possiamo assolutamente fare affidamento sugli apparati di sicurezza del Paese. Ed i motivi sono evidenti:
1) si sapeva da mesi che con l’inaugurazione dell’Expo ci sarebbero state proteste accese da parti dei movimenti antagonisti. Perchè si è deciso lo stesso di autorizzare il corteo?
2) come mai non sono stati fatti controlli preventivi sui manifestanti provenienti da altri paesi? I nostri servizi segreti hanno il controllo di ciò che accade all’estero oppure ogni evento di rilievo li coglie sempre impreparati?
3) è normale che nessuno abbia mosso un dito quando era chiaro che una parte dei componenti del corteo voleva lo scontro? Ed anzi si preparava a dare battaglia, indossando caschi e tirando fuori bastoni e spranghe?
4) appena i più facinorosi hanno iniziato a devastare i negozi e le auto parcheggiate in strada, invece di eseguire delle cariche per disperdere i manifestanti, la polizia è rimasta a guardare. I manifestanti si sono dispersi da soli quando non c’era più nulla di distruggere o incendiare. Perchè?
5) fra i manifestanti sono stati segnalati diversi avvocati. Ciò vuol dire che i tafferugli erano già pianificati. Chi paga questi avvocati? Perchè non vengono fatti accertamenti per capire cosa c’è dietro il fenomeno black block?
6) centinaia di teppisti hanno agito indisturbati per ore. Le Forze dell’ordine hanno fermato solo 5 facinorosi. Un numero bassissimo.
7) perchè si permette alle persone di manifestare con il volto travisato? Come mai non viene fatto rispettare il divieto previsto dalla legge?
8) ed infine: se i manifestanti avessero deciso di bruciare qualche palazzo o di distruggere qualche monumento, cosa avrebbero fatto le Forze dell’ordine? Restavano sempre a guardare?
Tutte domande che, ovviamente, resteranno senza risposta.
In sintesi, quanto accaduto rappresenta una pagina nerissima nella storia recente della Repubblica. Un brutto precedente per il futuro. A cui dobbiamo opporci. Senza se e senza ma.
Nato a Roma, laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche,
ha ricoperto ruoli dirigenziali nella Pubblica Amministrazione.
Attualmente collabora con il Dipartimento Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano. E’ autore di numerosi articoli in tema di diritto alimentare su riviste di settore. Partecipa alla realizzazione di seminari e tavole rotonde nell’ambito del One Health Approach. E’ giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.