LUCE SULLE ICONE DELLA SINISTRA: NELSON MANDELA

Attualità

Milano 27 Aprile – Dopo l’ennesimo episodio avvenuto durante la Festa della “Liberazione”, in cui sinistri manifestanti di sinistra hanno per l’ennesima volta aggredito verbalmente i rappresentati della Brigata Ebraica, brandendo i vessilli palestinesi, al tempo della Seconda Guerra Mondiale fedeli alleati di Hitler, penso che sia arrivato il momento di gettare vera luce su coloro che, la Sinistra italiana, e mondiale, con la complicità dei media venduti al politically correct, considera delle icone da santificare, esempi di eroismo da seguire.

Da oggi prenderò in considerazione le biografie di Nelson Mandela, Yasser Arafat, Pol Pot, Mao, Stalin e non dimenticherò certamente Togliatti e la Brigata Garibaldi.

5 Dicembre 2013, Nelson Mandela muore all’età di 95 anni. A due anni dalla scomparsa di “Madiba” nella Repubblica del Sud Africa la situazione è rimasta invariata rispetto a prima: un paese con infrastrutture al collasso, alto tasso di criminalità e il genocidio al rallentatore dei bianchi afrikaner che è iniziato con la salita al potere di Mandela ma da sempre ignorato dai media e dai “corretti” politici occidentali.

Ma vediamo chi era realmente Nelson Mandela. Fondatore del gruppo terroristicomandela prigione Umkhonto We Sizwe, braccio armato dell’African National Congress, Madiba, ha avuto un passato di terrorista esordendo nel 1961. L’anno successivo Nelson Mandela lascia il Sudafrica alla ricerca di sostegno internazionale per il suo gruppo terrorista ottenendolo principalmente dalla Germania dell’Est e dalla Cina comunista. Tra i paesi che promisero ampio sostegno si aggiunsero successivamente Cuba e l’Egitto di  Nasser. Ma le attività “diplomatiche” di Mandela non terminano certo qui: incontra i rappresentati dell’Esercito di Liberazione Nazionale dell’Algeria, formazione influenzata dai Fratelli Musulmani,  e termina con un incontro con alcuni rappresentanti dell’Unione Sovietica, che fornirà all’Unkhonto We Sizwe, aiuti finanziari e militari.

Dopo questa versione “pacifica” della diplomazia internazionale, Mandela ha avuto un addestramento militare intensivo in Etiopia, dove ha imparato tecniche di sabotaggio, attacchi esplosivi e guerriglia. Al suo ritorno in Sudafrica, Mandela viene arrestato per aver lasciato il paese senza un passaporto e per incitamento allo sciopero. Più tardi, fu processato insieme ad altri membri dell’ANC per l’inchiesta sul piano ‘Trial Rivonia”  in cui l’ANC reclutava aspiranti terroristi addestrandoli all’uso di espolosivi, in tecniche di sabotaggio e di guerriglia. Inoltre  il piano terroristico prevedeva una rivoluzione violenta, la cospirazione contro il paese sudafricano e preparare il terreno ad un’ipotetica invasione di eserciti stranieri del Sudafrica e promuovere il comunismo.

Nelson-Mandela-Winnie-wifeAnche se Mandela fu imprigionato, il suo gruppo terroristico e l’African National Congress hanno continuato a uccidere decine di persone innocenti, alcune con il famigerato “necklacing “, approvato dalla moglie di Madiba, Winnie. Con questo metodo, indicibilmente orribile, la vittima è presa da una folla urlante, picchiata, accoltellata, lapidata e poi, mentre ancora in vita, gli viene messo un pneumatico imbevuto di benzina intorno al collo e quindi poi dato alle fiamme. Nonostante Winnie sia stata condannata in tribunale per la tortura e l’omicidio del 12enne Stompie Moeketsi oltre alla tortura e l’assassinio di numerosi uomini, donne e bambini, la vedova Mandela, è libera come un uccello e ancora siede nel Comitato Esecutivo dell’ANC e se Nelson Mandela avesse avuto una qualche “autorità morale”, avrebbero condannato e rimosso questa assassina dal massimo organo dell’ANC.

La formazione terroristica di Mandela divenne tristemente famosa per la sua campagna di church-street-1983attentati esplosivi, in particolare il bombardamento di Church Street, che portò alla morte 19 persone. Il gruppo ha anche minato le strade rurali utilizzate dagli agricoltori, uccidendo almeno 120 persone, molte delle quali operai neri.

Nel 1985, il governo sudafricano offrì di rilasciare Mandela a condizione che ripudiasse la violenza come mezzo per portare un cambiamento politico. Mandela declinò l’offerta ma in seguito ammise  che l’African National Congress utilizzava tecniche di torture contro presunti “agenti del nemico”. Molte delle attività violente dell’ANC non erano dirette contro il governo dell’apartheid ma contro gli Zulu e il loro movimento politico, il Partito della Libertà Inkatha. Tuttavia, i bianchi sono sempre rimasti un “obiettivo speciale”.

Al momento del suo processo, Mandela negò di essere un membro del Partito Comunista sapendo di mentire.  Nelson Mandela lavorò a stretto contatto con il Partito Comunista del Sudafrica  e l’African National Congress è stato sostenuta dall’Unione Sovietica e maiNelson-Mandela_2rinunciò ai suoi legami con i leader comunisti. A causa di queste associazioni di lunga data e tattiche violente, Margaret Thatcher condannò l’African National Congress nel 1987 come “organizzazione terroristica.” Gli Stati Uniti segnalarono l’African National Congress come un’organizzazione terroristica fino al 2008, e il presidente Ronald Reagan ha fortemente resistito alle pressioni per imporre sanzioni contro il governo sudafricano bianco sotto assedio terroristico.

Ora Mandela è ricordato come il “grande riconciliatore”, un uomo di pace, con tanto di premio Nobel.  Quando divenne presidente del Sudafrica si è prodigato solo a parole in sforzi (molto pubblicizzati) a favore di una riconciliazione tra popolazione bianca e quella nera, puntando, nella realtà, a colpire dal punto di vista economico, politico e sociale la classe media e lavoratrice bianca, soprattutto afrikaner, portando in questo modo la povertà tra gli afrikaner  che è cresciuta a dismisura. Il Sudafrica, oggi, ha uno dei tassi di criminalità più alti al mondo ed è famosa per le sue comunità chiuse e le società di sicurezza private, oltre ad essere la nazione col più alto tasso di infezione da AIDS che i  funzionari governativi neri credono che si possa curare con una dieta ricca di aglio.
Mandela, inoltre, fomentò  quello che oggi è ampiamente accettato, e nascosto,  come il genocidio nei confronti degli agricoltori boeri, attuando le idee  razziali anti-bianchi, cheKillBoer oggi sono una minoranza impotente.

Gli afrikaner come popolo sono stati distrutti. I nomi degli eroi afrikaner sono stati cancellati dalle città, dalle strade e dalle piazze e sostituiti con quelli dei leader “anti-apartheid”. Le forze di difesa bianche sono state messe fuorilegge, il che significa che coloro che non possono permettersi una società di sicurezza privata sono lasciati vulnerabili alla violenza nera.

Ora, dopo la sua morte, la situazione può solo peggiorare: la  sinistra, compresa la sua ex-moglie, si lamenta che la povertà nera non è notevolmente migliorata con l’ANC, pertanto vorrebbero confiscare i terreni degli agricoltori boeri e replicare le politiche di Mugabe in Zimbabwe. A tal proposito Julius Malema, ex leader dei giovani dell’Anc, sta formando un nuovo partito politico con lo scopo specifico di “combattere i maschi bianchi.”

L’eredità di Mandela è, quindi,  il lento genocidio del popolo di pelle bianca che trasformò uccisioni boeriil Sudafrica in una nazione ricca nel mezzo del continente poverissimo e da sempre incapace di progredire; Mandela, invece,  ha rappresentato lo sfruttamento, l’omicidio, il genocidio.

Quello che sta avvenendo nella Repubblica Sudafricana, da quando il terrorista Nelson Mandela salì al potere, è un’opera di pulizia etnica in puro stile africano, con torture, stupri, in cui bande di negri (se il termine non è di vostro gradimento leggetevi la Treccani) invadono le case abitate dalla popolazione bianca, violentano le donne (a prescindere dall’età) costringendo i mariti, i figli, i genitori a guardare per poi essere tutti massacrati barbaramente dopo lunghe e dolorose torture; ciò che sta avvenendo in Sudafrica, è qualcosa di veramente orrendo, in cui la minoranza di pelle bianca, sta subendo ogni genere di ingiustizie; le torture, i massacri avvengono ormai tutti i giorni, ma i media politicamente corretti censurano la verità ed insieme ai”corretti” politici dell’Europa, favoriscono l’azione genocida dell’African National Congress, così come favoriscono il genocidio dei cristiani ad opera dell’Islam, condannando a morte altre anime innocenti.