Milano 23 Aprile – “Un attacco terroristico è stato sventato domenica mattina”. Con queste parole ha esordito il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve durante la conferenza stampa convocata ieri, mercoledì 22 Aprile, poco dopo 09:30.
“Domenica mattina a Parigi, la polizia ha trovato un arsenale di armi da guerra. Il sospetto è stato immediatamente preso in custodia “, ha detto il ministro, aggiungendo che l’uomo aveva come obbiettivo una o due chiese”.
La scoperta della polizia è stata molto singolare: domenica alle 08:30, un uomo ha chiamato l’ambulanza, all’arrivo dei soccorsi, quello che poi si è scoperto essere l’aspirante terrorista, è stato trovato su un marciapiede in una strada del XIII arrondissement di Parigi con una pallottola nella gamba. Le spiegazioni di Sid Ahmed Ghlam studente algerino di 23 anni, sono incredibili: ha detto di essere stato vittima di un tentativo di estorsione.
La sua spiegazione però è stata così confusa che la polizia ha seguito le tracce di sangue che partivano dalla sua automobile. Nell’effettuare la perquisizione del mezzo gli agenti hanno scoperto nel suo interno un fucile d’assalto Kalashnikov, una pistola Sig Sauer di cui si rivelerà essere stato denunciato il furto da un agente della polizia.
Mentre l’uomo è stato posto in custodia, sono state eseguite diverse ricerche. Nella sua stanza del dormitorio, sono stati rinvenuti fucili automatici, tre pistole, giubbotti antiproiettile e luci lampeggianti.
Secondo il racconto del sospettato, egli avrebbe pianificato un attacco terroristico contro una o due chiese a Villejuif, nello stesso giorno.
In base alle dichiarazioni degli agenti dell’anti-terrorismo della Direzione Generale della Sicurezza interna (RPS), in passato lo studente, giunto in Francia nel 2009, era stato oggetto di controlli e segnalato come potenziale pericolo per lo Stato. La casa di sua sorella, radicalizzata musulmana, è stata perquisita.
Per diverse ore, l’uomo è stato anche sospettato di aver ucciso, sempre a Villejuif, una professoressa di 32 anni il cui cadavere è stato rinvenuto domenica mattina nella sua auto, con tre pallottole in testa; sospetti trasformatisi in un vero capo d’accusa dopo che l’analisi balistica e l’esame del DNA hanno mostrato il suo coinvolgimento nell’omicidio.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.