Milano 24 Aprile – La città più dinamica d’Italia ha il Consiglio Comunale meno produttivo d’Italia.
In 4 mesi di lavoro il Consiglio Comunale ha approvato solo l’aumento del corrispettivo da versare ad Amsa, cioè più Tari (tassa rifiuti) per tutti.
Per il resto la maggioranza di sinistra ha presentato solo una delibera di urbanistica, quella per comprare un immobile da regalare al Leonkavallo come premio per non aver rispettato la legge per 30 anni.
Dunque per far ripartire il boccheggiante settore edile, un tempo motore dell’economia e dell’occupazione di Milano, questo sarebbe l’unico atto del Comune, mentre tutto è fermo per la riqualificazione delle aree demaniali delle ferrovie e militari, essenziali per fermare il degrado e garantire nuove opportunità alla città.
Non parliamo poi del gigantesco problema delle case popolari, per cui la sinistra ha una sola idea (è colpa di Aler!) e una sola risposta: facciamo gestire tutto a Mm, metropolitana milanese, cui vuole affidare per 30 anni (!) la gestione.
Questa proposta è attualmente all’esame del Consiglio, ma è inutile. E’ come cambiare l’amministratore del Condominio, senza finanziare i tanti lavori necessari e senza bonificare da racket e delinquenti interi caseggiati. Zero idee e atti su questi 2 aspetti decisivi per dare una casa ai tanti sfrattati e bisognosi che aspettano.
Il Bilancio di previsione 2015, trascorso un terzo dello stesso anno, è di là da venire. Sarà forse approvato a fine giugno, con i soliti conseguenti ritardi per far partire lavori di manutenzione scolastica indispensabile.
Insomma Milano governata da PD e Sel, è ferma al palo e meno male che qualcuno, anni fa, pensò di portare Expo a Milano, regalando una gigantesca opportunità alla nostra metropoli.
Ma anche qui, la politica parolaia del Pd e di Sel ci ha portato a gravi ritardi nei trasporti pubblici, nelle strade di accesso, nei Vigili senza contratto. E mentre il Comune si rassegna senza battere ciglio ad accogliere nuove migliaia di profughi, cosa fa il Sindaco? Scrive libri di memoria per togliersi i sassolini… Che statista !
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Fabrizio De Pasquale
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.