Milano 11 Aprile – L’aria si scalda di musica e sogni. Un pianista solitario, a Milano, in corso Vittorio Emanuele, dedica la sua anima a chi sa ascoltare le vibrazioni di un’emozione. Ed è subito magia.
E’ un artista di strada, in viaggio perenne, con un pianoforte come amico, la sua musica e il cielo, le sue dita a ballare con maestria l’incanto di una suggestione segreta.
“Mi basta un dialogo emozionale”, spiega. Per suggerire l’eterno sogno della libertà, per cantare l’infinita bellezza, per creare un’atmosfera sospesa tra realtà e poesia.
Paolo Zanarella è là, dietro le guglie del Duomo, la sciarpa nera, elegante, per ripararsi dal freddo, il mistero di un sorriso, gli occhi a guardare il suo mondo. E la musica va nei misteri del cuore, tra dolcezza e malinconia e poi s’impenna in una gioia improvvisa a cavalcare passioni e amore, per restituirci, comunque, il senso della vita.
E’ autodidatta, sposato con tre figli, quando può fa il consulente aziendale, ha frequentato la facoltà di Teologia, dopo gli anni di seminario, ha composto la musica per alcuni Music hall, a Padova, dove è nato. Non vuole offerte, ma offre i suoi CD, qualora le sue composizioni interessino, al prezzo di 10 euro. Si definisce “Un pianista fuori posto”, perché: “Vorrei che la musica, anche quella cosiddetta colta, fosse per tutti. E vedo che la gente è interessata e spesso ritorna per parlare di musica. Suono le mie composizioni. Amo la musica classica, soprattutto Beethoven e Rachmaninov. Non tutti possono andare a teatro. Ho scelto i grandi spazi, il contatto con le persone, la libertà personale, la volontà di far sognare”.
E le trine gotiche del Duomo sono il suo teatro, il passante che respira le sue note è il pubblico più ambito, l’emozione negli occhi di chi ascolta, il premio per la sua anima.
(Video reportage di Claudio Bernieri)
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano