Milano 27 Dicembre – Camminano mano nella mano, barcollando per l’età e il sovrappeso, il sorriso come fosse un abito delle grandi occasioni: sono due anziani di un quartiere periferico di Milano, alla viglia di Natale. Le mani intrecciate a stringere l’amore, la dedizione, la fedeltà, dopo cinquant’anni di vita in comune. Ottanta anni lei, ottantatre lui, attenti ai gradini perché, si sa, la vista non è quella di una volta, una borsetta di vernice nera lucida, quasi nuova, regalo della figlia lontana, un cappello senza colore, senza età per ripararsi dal freddo.
Camminano con la lentezza della fatica, gli occhi brillanti, quasi eccitati perchè oggi è una giornata speciale, una giornata di festa, la vigilia di Natale. Oggi l’appuntamento è in pasticceria, per una colazione con gli amici, in allegria, con l’attesa di rinnovare gli auguri, di raccontare le piccole cose quotidiane, di condividere le preoccupazioni di salute. Un mondo che sbriciola il tempo con saggezza e umanità, che vola con il cuore al di là dei limiti fisici e delle difficoltà economiche. Un mondo che sa leggere la vita per quella che è: un’occasione di cogliere il bello delle piccole cose, la forza e la tenacia per superare gli eventi negativi.
Al tavolo tutti hanno risposto all’invito. Nove sono i commensali anche arrivati con il metrò da altri quartieri. I baci e gli abbracci sono il ricordo, la gioia di ritrovarsi, l’eccitazione di raccontare.
Il panettone canta una gioia rinnovata. E’ là a testimoniare che la vita continua, che l’amicizia è un valore. Ma sì, anche quest’anno ci siamo tutti a festeggiare il Natale.
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Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano