Incidenti lavoro, sindacati: Regione emetta ordinanza per blocco cantieri

Lombardia

“Come già fatto l’anno scorso senza essere ascoltati, anche quest’anno chiediamo alla Regione Lombardia di emettere l’ordinanza che permette di bloccare le lavorazioni quando le temperature percepite superano i 35 gradi, sfruttando per i lavoratori la copertura della cassa integrazione per cause meteorologiche.

I sindacati:

I piani di prevenzione vanno bene, ma non sono assolutamente sufficienti a garantire una reale e capillare tutela. Siamo stanchi di contare i morti sul lavoro in Lombardia, ogni volta tanto dolore e tanta rabbia, ogni volta esauriamo le parole”. Così in una nota Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil dopo i due infortuni mortali di questa mattina, in due cave una a Botticino in provincia di Brescia e una a Faloppio in provincia di Como, dove hanno perso la vita due lavoratori di 53 e 57 anni.

“Nel 2024 abbiamo avuto 21 morti nel settore delle costruzioni e nel 2025 abbiamo già superato i 10 dall’inizio dell’anno, non è possibile continuare in questo modo”, proseguono i sindacati. Agli incidenti nelle due cave, riferiscono ancora “purtroppo si aggiunge un altro incidente avvenuto in mattinata a Lodi che ha coinvolto un geometra di 49 anni travolto da un rimorchio e attualmente in prognosi riservata. Il settore delle cave, come i cantieri edili, è uno dei settori più esposti e a rischio di infortuni.

Gli incidenti:

Gli incidenti avvengono spesso nelle cave più piccole, più isolate, a volte difficili anche da raggiungere per i soccorritori. E’ fondamentale garantire adeguata formazione ai lavoratori, evitare che i lavoratori operino da soli, aumentare i controlli per verificare le condizioni della cava ma anche dei macchinari e dei mezzi utilizza per le lavorazioni, assicurandosi che la manutenzione sia costante in modo da poter operare sempre nella massima sicurezza e quando si riscontrano gravi irregolarità vanno sanzionate pesantemente”. “Alle condizioni di pericolo insite in certi tipi di lavorazioni – concludono – si sommano in questo periodo dell’anno i fattori di rischio legati all’emergenza caldo“.

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