Un acceso dibattito sta infiammando i posteggi dei taxi, con ripercussioni significative per i nuovi assegnatari di licenze e per la gestione dei turni, soprattutto in occasione di eventi internazionali come il Salone del Mobile. L’ultima battaglia? Il mancato rispetto degli obblighi notturni da parte dei nuovi tassisti, che rischia di far saltare il delicato equilibrio del trasporto pubblico in orario serale.
La controversia
La querelle riguarda in particolare il tipo di licenza ottenuta dai nuovi conducenti, che prevede l’obbligo di lavorare su turni notturni per almeno cinque anni. Questa clausola è stata introdotta in cambio di uno sconto del 30% sul prezzo della licenza, ridotto da 96.500 a 67.550 euro. Tuttavia, secondo alcune segnalazioni riportate da Il Giorno, alcuni di questi tassisti starebbero operando su turni diurni, violando così gli accordi.
La preoccupazione tra i professionisti del settore è tangibile. G.A., segretario di T.Asso Taxi, ha espresso forte disappunto per queste presunte infrazioni, chiedendo al Comune di avviare verifiche. Anche il capogruppo della Lega ha annunciato un’interrogazione alla Giunta per chiarire chi sia responsabile del monitoraggio tra tipologia di licenza e turni effettivamente svolti.
Le regole del bando sono chiare: il Comune può effettuare controlli a campione per verificare la corrispondenza tra licenza e servizio prestato. In caso di violazioni, le sanzioni sono severe: revoca immediata della licenza e avvio della procedura di decadenza. I controlli spetterebbero alla Polizia Locale.
Ulteriori tensioni con il Comune
Oltre al problema dei turni notturni, un altro fronte caldo riguarda le tensioni tra Palazzo Marino e le associazioni di categoria sulla gestione dei taxi durante il Salone del Mobile. L’amministrazione ha deciso di non liberalizzare completamente i turni, ma di concedere ai conducenti tre ore in più al giorno, da aggiungere prima o dopo il normale orario.
La decisione ha scatenato proteste tra alcuni rappresentanti del settore, già divisi in passato sulla questione. Tuttavia, nelle prossime ore potrebbe aprirsi uno spiraglio: si sta valutando una liberalizzazione straordinaria proprio in concomitanza con la Design Week, per garantire un servizio efficiente durante l’evento che richiama migliaia di visitatori.
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