MilanoPost Osho 1 e 2

Il Romadan s’è fermato a Raiplay

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C’è un flusso d’energie e di sonnolenze che si irradia e congiunge il subcontinente indiano al Mediterraneo. E’ fatto di inefficienza, indifferenza e spiritualità e non risolve i mali del mondo ma ci convive scavalcandoli meditando sulla bollitura dell’acqua calda. Se in Così parlò Bellavista faceva il professore davanti alle socratiche peripatetiche, il santone indiano Osho Rajneesh più semplicemente filosofeggiava in strada La vita è gioia e delizia infinita, Fa’ di ogni passo una tua scelta. …Rispetta la tua unicità e abbandona i paragoni, Ricorda non sei solo nella ricerca della verità, anche la verità sta cercando te, nel mondo in cui gli attori nei film defecano per strada. Fu immediato il 23 febbraio 2015 per l’assicuratore Palmaroli romanizzare il santone che tanto assomigliava nel sorriso sornione ad un D’agostino barbone bonario.

Negli anni periferie e bancherelle romane si sono riempite di eredi di Kammamuri e Tremal Naik, da Ceylon, Bangladesh ed altri sikh ed a scuola c’è il pieno di ragazzini orientali (Non vai a scola? no c’è la festa induista oppure il compagno di classe m’ha buddizzato). All’improvviso l’espressione Non buttare via nulla, altrimenti un giorno te ne pentirai. Tutto deve essere usato, diventava Quel riso non lo buttà che domani ce famo i supplì. Dondolando la testa per strada il neosantone in fotografia osservava La gente non sta bene, snocciolava consigli da Sora Lella Un giacchetto in macchina sempre mejo lasciallo, incespicava, A Roma appena fai ‘n buco trovi n’anfora. I pomodori non sanno più de niente, ai motocampioni incidentati, L’importante è che ‘n ve sete fatti gnente voi, le moto se riparano. Nel mondo del santone romano, non c’è mai soluzione, i problemi sono insuperabili, la voglia di risolverli non esiste, la bellezza lascia indifferenti e tutto costa troppa fatica, compreso il tradimento. Nell’ordinarietà a Trastevere due clochard si picchiano finchè si chiude con una bottigliata in testa. Nell’indifferenza generale solo un piccolo cane abbaia per aiuto. Il resto riprende la scena per il social Welcome To Favelas. Se il para Osho indica in alto col dito, non allude alla divinità, ma Mettimela qui che vojo fa ‘a rovesciata, o Cazzo tiri ‘ste pezze, mo’ ce vai

Quando il parasantone superò in fama e follower l’originale, le proteste dei marxisti diventati buddisti e degli autoctoni indiani spinse Palmaroli a guidare i suoi 2 milioni di seguaci verso vicende di varia attualità. I bronzi di Riace si guardarono in cagnesco Cazzo te guardi, cazzo te guardi te. Anche in Puglia i dioscuri Decaro ed Emiliano non si guardano benignamente te potevi fa li cazzi tui

Alla notizia della Salis candidata in Europa Soumahoro propone le inguaiate mia moglie e mia suocera al che Fratoianni si preoccupa Levame na curiosità c’hai altri parenti in città? L’aut aut di Meloni a Salvini Scegli o il ponte o la Fornero, non vale come chiedere vuoi bene a mamma o papà. Pour parler europei, perché non ti candidi?E Draghi, mo vediamo c’ho un mezzo accordo con la 9;la Santaché fa marameo, si si spetta mò me dimetto; Renzi, Volevo poter fare i governi, anzi farli fallire e Conte Vedi di fa poco ò spititoso. Intanto il quizzarolo che guardava il culo di Giovanna ascende, Amadeus è salito al Colle, il monologo di Scurati è già disco d’oro, qualcuno si lamenta è lungo non me c’entra nel simbolo. Ancora, je lo volemo dì che semo antifascisti oppure qualcosa di più sostanzioso Semo de sinistra. Anticipazioni di Bellachat, gnente, l’unica è insiste cor fascismo

I drammi internazionali si riducono a poco dal mitico nostro uomo in Medio Oriente, ho abolito la povertà lo faccio anche con l’escalation, ad Iran Israele, quanto stiamo? 1-1 se va ai rigori, Biden si lamenta di Zelensky, Difendano Kiev come Israele, questo rompe più di mia moglie; Trump non lascia la Casa bianca, M’ha detto un amico mio vigile che se c’è un anziano dentro casa nun ce possono caccià, gli oligarchi desanzionati, qual’era la password dell’home banking? Le mussulmane preoccupate al Ramadan, occhio all’uscita con il catcalling; la Raggi ha la sua vendetta colle minacce dell’ISIS alle Olimpiadi di Parigi, me ò sentivo che era mejio non a Roma. E comunque in caso di III guerra mondiale, il primo vede l’arciduca Ferdinando avvisa gli altri

Quando il parasantone si è fatto serie televisiva su Raiplay sotto le spoglie dell’antennista di Centocelle Marcorè, poi con cambiato nel partenopeo Paolantoni (The Only Oscio) ed infine nell’opportuno cambio di genere della santona Natoli, già moglie del primo santone, le cose si sono fatte più serie e  più buoniste. I tre non avrebbero mai detto di Bonolis freddy mercury ci provò con me o forse era laura freddi e o svelato i cinguettii scambiati sotto l’ombrellone del campo da tennis tra il rosso fidanzato d’Italia e la scosciata raccattapalle te va de vede la collezione di canederli (gnocchi di pane conditi con speck alla tirolese). Il tentativo di mostrare le periferie romane ’70 svela solo che sono rimaste identiche. La dissacrazione, pane quotidiano dei romani, si perde, biancolatte in biancoyoghurt. Restano divertenti e quanto mai lontani dalla realtà solo gli spacciatori che d’altronde, come abusivi, zingari, immigrati, truffatori non possono che essere persone de core. I cattivi sono le star dei programmi di gossip ed i social ed in questo moralismo quotidiano la bocca di Osho si impasta di zuccheroso volemose bene. Il lato oscuro di popolarità, viralità, frammentazione di comunità stanno nel famose del male. D’altronde che c’entra Osho con la Rai? Il Romadan s’è fermato a Raiplay

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