La rivincita di Fontana contro gli scandali fasulli, gli insulti, i tradimenti

Lombardia

Attilio Fontana si prende una rivincita meritatissima e viene riconfermato presidente della Regione Lombardia con percentuali anche superiori rispetto al primo esito da governatore nel 2018.

Non basta, caro PD e sinistra tutta, la strategia dell’insulto, del sarcasmo, dello sguardo di superiorità, delle balle inventate ad arte, del continuo ronzio malevolo, dell’alleanza utilitaristica con uno sparuto M5S, gli scandali poi smontati anche per via giudiziaria, l’amicizia con i Centri Sociali, l’irrisione per una mascherina poi adottata da tutti, il grido continuo “Vinceremo”, perché i Lombardi vi hanno sonoramente bocciato, senza se e senza ma e hanno capito la fuffa ideologica delle vostre proposte che poi, a ben vedere, erano solo parole.

Non basta, cara Moratti, usare l’ambizione sfrenata personale per tradire chi ti ha valorizzata, nel segno di una mistificazione della realtà che doveva valorizzare il tuo birignao per persuadere, su e giù dai bus, i lombardi. Non basta l’invasione di manifesti, di post sponsorizzati sui social, di lettere urbi et orbi al centrodestra di chi ti affianca, cioè quella Gelmini che ha rinnegato la sua storia. E non è servito neppure il tuo pietire voti a destra e a manca, con il cappello in mano, inventando le preferenze per te di Sala e Berlusconi, rendendoti donna piccola piccola e, se permetti, un po’ meschina.

 

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