Manovra delle tasse: la Camera conferma la fiducia, 334 sì e 232 no

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La Camera conferma la fiducia al governo sulla Legge di Bilancio con 334 voti a favore, 232 contrari e quattro astenuti.

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha chiesto retoricamente dove fosse finita la democrazia parlamentare se “il Parlamento non può discutere la legge di Bilancio che è la prima prerogativa dei parlamenti”. La Meloni ha inoltre invitato gli imprenditori a tenere duro perché “sta per arrivare un governo che ridarà all’Italia la voglia di pensare in grande”.

Anche Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia, ha attaccato la maggioranza giallorossa per aver “impedito alla Camera di poter emendare, modificare, rivedere una manovra completamente sbagliata” perché quanto accaduto è “un atto contro la democrazia”.

La Lega, per bocca di Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio, ha addirittura definito la legge “chiaramente incostituzionale“, auspicando che “sia l’ultima fatta in questa maniera indegna“. Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti, ha scritto sia al presidente della Camera, Roberto Fico, sia al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “per esprimere il biasimo per le modalità con cui si è svolto l’esame. La compressione dei tempi ha comportato un inaccettabile svilimento del ruolo della Camera che di fatto è stata completamente esautorata dei suoi compiti sulla legge più importante dello Stato“.

Nella manovra trovano spazio numerose misure da tempo finite nell’occhio del ciclone per la loro inutilità o, peggio ancora, per i loro pericolosi effetti sull’economia italiana. Tra queste possiamo citare la tassa sulla plastica, cioè la cosiddetta plastictax che prevede un’imposta sui prodotti realizzati utilizzando il medesimo materiale (45 centesimi al chilo, e partirà da luglio), oppure la sigaretta tax, cioè una tassa sulle bevande zuccherate (10 centesimi al litro, e partirà da ottobre). Tasse su tasse, insomma, che si aggiungono agli incentivi all’uso delle carte di credito e una corposa stangata sui giochi, come Gratta e Vinci e slot (il prelievo salirà al 20%).

Il valore complessivo della manovra è di 32 miliardi di euro ma, ha aggiunto il deputato Maurizio Carrara, responsabile Industria di Forza Italia, “non si vede traccia di volani di crescita e di rilancio della produzione industriale italiana”. In altre parole “il governo Conte 2” ha ucciso “ogni speranza di crescita economica”.

Fonte Il Giornale

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