«Non è un problema soltanto politico, è un attacco alle istituzioni. Un governo che si autorevoca perché interviene una procura? Che è un gesto, presidente, unilaterale, non lo dimentichi. Siamo di fronte a una scelta di un organo inquirente nei confronti di un paese. E il governo che fa? Revoca un sottosegretario perché un pm lo decide? Ma ci vogliamo svegliare in questo paese? O vogliamo consentire che la politica, il paese, le istituzioni siano nella mani delle procure? Sveglia! Sveglia! Sveglia! E, presidente, il silenzio imbarazzante del governo pentastellato mi convince che c’è un concorso di responsabilità in tutto questo, un concorso di responsabilità doloso, con dolo specifico».
Così parla in aula il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, con voce alta e chiara –“Ma allora, mi sono detto, c’è ancora qualcuno che si ricorda che viviamo in uno stato di diritto, in cui vale la presunzione di innocenza, in cui la custodia cautelare è solo l’extrema ratio, in cui non si dovrebbero pubblicare le intercettazioni, in cui “indagato” e “condannato” non sono sinonimi.”: domanda estremamente pertinente in uno Stato di diritto di Tempi.it A leggere i giornali, c’era da dubitarne, travolti come siamo stati dalla vicenda Siri e dagli arresti di Milano. Sia ben chiaro, lo ribadiamo, qui non si chiede impunità, né si sta a difendere qualche amico. Si chiede solo il rispetto della Costituzione e delle sue leggi.
Alessandro Sallusti è diretto e chiaro “Ma chi è lui (Giggino Di Maio) per distribuire patenti di onestà prima che una sentenza definitiva abbia fatto chiarezza e giustizia (non tutte le fanno, ma un punto fermo ci vuole)? Domande a Di Maio: suo padre, raggiunto da un avviso di garanzia per reati ambientali, è onesto? Papà Di Battista, che non paga i dipendenti, è onesto? La Raggi, finita a processo, e assolta, per abuso d’ufficio e falso, era da considerare onesta quando ricevette l’avviso di garanzia? La sindaca di Torino, Chiara Appendino, a processo per omicidio, lesioni e disastro colposo oltre che per falso ideologico, è, secondo lui, nella categoria degli onesti?… È stato per esempio disonesto gettare il governatore della Lombardia, Attilio Fontana – uomo sulla cui onestà ci scommetto – dentro l’inchiesta su presunte tangenti nel campo della gestione dei rifiuti. I fatti che gli vengono contestati – l’assunzione a undicimila euro l’anno di un suo socio di studio con il quale ha sempre condiviso l’attività politica – non solo non appaiono come un reato, ma non c’entrano nulla con le tangenti e i malaffari infamanti al centro dell’indagine.”
“Ecco come è andata a finire: gli incompetenti al governo che ubbidiscono supini a gente nemmeno eletta. Come il professore Sapelli (ah ci fosse lui al posto di Conte!) sogno un giorno che un tranviere possa diventare sindaco di Milano. Ma, come lui, so che questo potrà avvenire solo se «si rintrodurranno i vitalizi, se si rintrodurrà l’immunità. Gli unici pretoriani, oggi, sono i magistrati» (Tempi.).
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