Vivian Maier. Una fotografa ritrovata

Cultura e spettacolo

Milano 24 Novembre – Fino al 31 gennaio 2016 presso Forma Meravigli per la prima volta a Milano il caso fotografico che ha conquistato il mondo

La vita e l’opera di Vivian Maier sono circondate da un alone di mistero che ha contribuito ad accrescerne il fascino. Tata di mestiere, fotografa per vocazione, non abbandonava mai la macchina fotografica, scattando compulsivamente con la sua Rolleiflex. Nel 2007 John Maloof, all’epoca agente immobiliare, acquista in un’asta parte dell’archivio della Maier confiscato per un mancato pagamento. ragazzo-con-piccioni-vivian-maierCapisce di aver trovato un tesoro prezioso e da quel momento non smetterà di cercare materiale riguardante questa misteriosa fotografa, arrivando ad archiviare oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe.

La mostra raccoglie 120 fotografie in bianco e nero realizzate tra gli anni Cinquanta e Sessanta insieme a una selezione di immagini a colori scattate negli anni Settanta, oltre ad alcuni filmati in super 8 che mostrano come Vivian Maier si avvicinasse ai suoi soggetti.

Figura imponente ma discreta, decisa e intransigente nei modi, Vivian Maier ritraeva le città dove aveva vissuto – New York e Chicago – con uno sguardo curioso, attratto da piccoli dettagli, da particolari, dalle imperfezioni maVivian Maier anche dai bambini, dagli anziani, dalla vita che le scorreva davanti agli occhi per strada, dalla città e i suoi abitanti in un momento di fervido cambiamento sociale e culturale. Le sue fotografie non sono mai state esposte né pubblicate mentre lei era in vita, la maggior parte dei suoi rullini non sono stati sviluppati, Vivian Maier sembrava fotografare per se stessa.

Osservando il suo corpus fotografico spicca la presenza di numerosi autoritratti, quasi un lascito nei confronti di un pubblico con cui non ha mai voluto o potuto avere a che fare. Il suo sguardo austero, riflesso nelle vetrine, nelle pozzanghere, la sua lunga ombra che incombe sul soggetto della fotografia, diventano un tramite per avvicinarsi a questa misteriosa fotografa.

Come scrive Marvin Heifermann nell’introduzione al catalogo, “Seppur scattate decenni or sono, le fotografie di Vivian Maier hanno molto da dire sul nostro presente. vivian-maier-new-yorkE in maniera profonda e inaspettata… Maier si dedicò alla fotografia anima e corpo, la praticò con disciplina e usò questo linguaggio per dare struttura e senso alla propria vita conservando però gelosamente le immagini che realizzava senza parlarne, condividerle o utilizzarle per comunicare con il prossimo. Proprio come Maier, noi oggi non stiamo semplicemente esplorando il nostro rapporto col produrre immagini ma, attraverso la fotografia, definiamo noi stessi”.

Tutti i giorni dalle 11.00 alle 20.00; giovedì dalle 12 alle 23 – aperto sempre tranne il 25 dicembre

Ingresso: 8 €; ridotto: 6 €(gruppi e scuole, tra i 7 e i 14 anni e over 65)

Forma- Via Meravigli 5 – tel. 0258118067 – www.formafoto.it

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