I racconti di Capitan U 1947: “Bella Ciao” al Pride di Budapest…uno schiaffo all’unità e alla dignità!

I racconti di Capitan U 1947 Video

A distanza ormai di circa una settimana, volutamente ritorno ad un momento del pride day di Budapest che mi ha molto infastidito e rattristato. Premetto che chi conosce la mia storia umana e artistica sa che per me sono sempre esistiti solo esseri viventi. Tutti uguali e senza distinzioni di genere e nel rispetto completo reciproco.

Ritrovarci in questo mondo ci rende tutti figli del Creatore, uguali e fratelli. Purtroppo, per “interessi  occulti”, per alcuni è più conveniente separare che unire e le distinzioni reclamate. Si crea l’effetto opposto suddividendo il mondo in fratelli bianchi, neri, gialli, eterosessuali, gay, transgender, sorelle femministe, ecc., ecc. Una “certa” politica ha trasformato il Pride di Budapest, ad una festa gioiosa e folcloristica. Per l’occasione per reclamare diritti “presuntamente” negati e repressi, intonando una canzone, Bella Ciao, nata per unire mondine e lavoratori in genere e restituire dignità al proprio duro lavoro, spesso oppresso e sfruttato da “padroni senza scrupoli”.

Questa canzone verso la fine della Seconda guerra mondiale, fu ripresa a fatta propria dai partigiani italiani, tutti, per unirsi e opporsi all’invasore nazista e al regime fascista vigente, per appoggiare gli americani che rischiavano la vita per venirci a liberare … quindi, “va rispettata!” Bella Ciao, però, fu in seguito abilmente sottratta sempre da una certa “politica” e fatta propria per rivendicarne il diritto di appartenenza: per i comunisti,  i partigiani erano solo loro, ovvero, i veri e unici liberatori dell’Italia! 

Mai bugia fu così evidente e divisiva! Mio papà, ad esempio, era monarchico e il mio nome, Umberto, ne è la conferma più evidente. Dopo l’8 settembre, al ritorno dalla campagna di Russia, lui non si unì all’esercito della Repubblica di Salò, ma passò a collaborare con i partigiani rischiando la vita giornalmente per portare, muovendosi in  bicicletta, messaggi vari e ordini operativi. E come lui tantissimi altri, azionisti, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici, tutti uniti e dimentichi dei propri credi, per amor patrio comune e desiderio di cacciare definitivamente l’invasore. Quindi, se ne facciano una ragione, Bella Ciao appartiene a tutti e va rispettata e non abusata. Non la si può offrire in versioni sguaiate e frivole, perché e nata dalla sofferenza per una dignità soppressa e martirizzata … capito Schlein e compagni !?!.

Per salutarvi vi offro il video della versione di Bella Ciao delle Mondine, con il testo che scorre sopra … vi emozionerà e renderà chiaro e palese il mio racconto di oggi.

 

 

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

10 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: “Bella Ciao” al Pride di Budapest…uno schiaffo all’unità e alla dignità!

  1. La Schlein per come si è comportata non è piaciuta nemmeno a me. Non era il posto giusto per cantare “Bella ciao”. Mi è sorta una domanda: essendo lei nata in Svizzera, da sempre neutrale, o così ci fanno credere, la conosce veramente la storia d’Italia ai tempi del fascismo e nazismo? Io penso di sì. Quella canzone era proprio fuori luogo in quel contesto.
    Solo un no comment e un mio schifo totale, altrimenti mi verrebbe da scrivere frasi volgari e rischio di essere bannato…

  2. Ciao grande Capitan U… se volessimo parlare di un’Italia che ci rappresenta non lo si può fare utilizzando come portabandiera Heidi, l’extracomunitaria milionaria svizzera, che utilizza la storia di una Nazione che sua non è per arricchirsi di una cultura che non le appartiene… a dimostrazione di quanto penso e scrivo sono i fatti di Budapest che vedono una piccola parte, non solo per il numero dei partecipanti, della Nazione a rappresentare, in modo alquanto discutibile, solo una piccola parte, ripeto non solo per numero partecipanti, le differenti visioni della vita quotidiana… ognuno è libero di pensare e di vivere come meglio crede ma questo non deve oltrepassare il confine di chi la pensa e vive in modo differente dal proprio… per i malpensanti mi rivolgo a chi dalla scuola dell’infanzia fino al posto di lavoro discrimina chiunque non voglia, per una miriade di motivi personali e non, dimostrare la sua mascolinità o femminilità, io ho sempre voluto essere lasciato in pace e vivere la mia vita senza dobmver dimostrare i lati del mio carattere o ancor più la mia forza o la mia mascolinità, per questo sono sempre stato discriminato, guarda a caso proprio da quelli che oggi sfilano sui carri dei vari pride e dicono di essere i rappresentanti di quelle persone che come me volevano e vogliono vivere una propria esistenza senza ostentare l’una o l’altra parte… Heidi, l’extracomunitaria milionaria svizzera, non potrà mai rappresentarmi, non perché falsa komunista, perché non ha nel suo DNA la cultura che mi hanno trasferito coloro i quali Bella Ciao l’hanno vissuta, l’hanno sofferta, l’hanno abbracciata, l’hanno avuta nel sangue… giù le mani da ciò che non ti appartiene perché nelle mani di chi non sa di cosa si sta parlando può solo arrecare danni ed essere usata in modo improprio… non puoi rappresentare un popolo, una Nazione se tu di quel popolo di quella Nazione non ne hai le origini, non potrai mai capire, non potrai mai soffrire, non potrai mai gioire per qualcosa che non hai e non potrai mai portare dentro… Rufst du, mein Vaterland nato nel 1840 e dismesso nel 1961 era la canzone patriota svizzera nonché inno nazionale, Schweizer Psalm, il nuovo inno svizzero, potrebbe essere la canzone patriota che Heidi, l’extracomunitaria milionaria svizzera, potrebbe cantare ai pride, di certo non Bella Ciao della quale potrà conoscere bene qualche ritornello ma non di certi il significato che non le può e potrà mai appartenere… grazie Capitan U buona giornata

  3. Non ci si meraviglia di niente, in quanto questa sinistra è allo sbando, con dirigenti incompetenti.

  4. Come al solito si appropriano di beni altrui Bella Ciao….. è di tutti….non sanno più dove aggrapparsi ma lo specchio è scivoloso ormai sono alla frutta …non hanno più niente da dire … poi finché saranno rappresentati dalla sorella di Pippo Franco continueranno con la loro caduta libera

  5. Ciao Umbi
    Purtroppo non ci possiamo più meravigliare di niente, di HEIDI con le sue trovate ,ma dico, non aveva altre cose più importanti che andare a Budapest per il GayPride?Mi chiedo ancora adesso come hanno fatto a votare lei come capo partito della Sinistra? Concordo in pieno il pensiero di Rizzo, quando ha detto che lui come fa a votare e essere un uomo di sinistra con una come Elly al comando? Lei è le sue caprette deve tornare sui monti . E lasciare la politica , ogni volta che apre bocca fa danni su danni, io sinceramente quando c’è lei o in TV o per radio cambio subito canale,
    Bella Ciao non appartiene ne a lei ne ai comunisti ,appartiene a tutti gli Italiani, e noi dobbiamo ringraziare gli Americani e gli alleati che ci hanno liberati, se non intervenivano loro, saremo ancora sotto la dittatura, grazie anche ai partigiani,ma solo loro non c’è l’avrebbero mai fatta.
    La canzone Bella Ciao appartiene come hai detto tu giustamente alle mondine,io avevo mia zia ,che era una mondina,e me lo raccontava sempre ,di qule lavoro sempre piegata nelle risaie ,in mezzo alle zanzare ,cantavano per darsi forza e coraggio.Mi viene in mente il bellissimo film
    RISO AMARO con Silvana Mangano e Vittorio Gassman ,in questo film si vede veramente com’era duro il lavoro delle mondine…Ecco La Elly doveva fare la Mondina per poter cantare Bella Ciao …

  6. Riuscite a dirmi una sola cosa positiva di questo personaggio pubblico ? Grazie in anticipo…ma la vedo molto difficile :(((

  7. Ciao Capitan U, grazie per avermi fatto conoscere questa versione di Bella Ciao davvero emozionante, e, diventa chiaro il concetto delle tue e mie sensazioni … un canto talmente umano e disperato merita un “grande rispetto”.Tenendo valida questa ultima versione così profonda … ti abbraccio 🤗

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