Una vasta indagine sta scuotendo il mondo delle curve di Milan e Inter, proiettando nuove ombre sullo stadio di San Siro. L’inchiesta, partita dal tifo organizzato, si addentra in scenari di usura, estorsioni e presunti legami con il tessuto imprenditoriale milanese. La Procura continua ad approfondire l’ambiente del tifo, e il nuovo filone investigativo sui rapporti tra la curva Nord dell’Inter e ambienti criminali sta svelando retroscena inquietanti che vanno ben oltre i confini dello stadio.
Nuovi Sviluppi nell’Inchiesta Milanese
L’ultimo capitolo dell’inchiesta della Procura di Milano sulle curve di San Siro conta sette arresti, di cui due con obbligo di dimora. Le quasi duecento pagine di atti rivelano un quadro in cui il calcio e il tifo sembrano marginali, lasciando spazio a presunte attività illecite come il pizzo sui parcheggi, l’usura con tassi che raggiungono il 400%, e una lotta per il controllo del merchandising legato alle squadre. Nei documenti emerge anche quella che viene definita “la prova del rapporto intercorrente tra elementi di spicco del direttivo della curva Nord e la società interista”.
L’Ombra di Boiocchi e l’Ascesa di Bellocco

L’ex figura di spicco della curva Nord, Vittorio Boiocchi, assassinato nel 2022, avrebbe percepito 4 mila euro mensili dall’imprenditore che gestiva i parcheggi nell’area dello stadio. Al centro dell’inchiesta figura anche Antonio Bellocco, con precedenti per mafia, ucciso a coltellate lo scorso settembre dall’attuale capo curva Andrea Beretta. Bellocco stava rapidamente scalando posizioni all’interno dello stadio e, con l’iniziale appoggio di Beretta, era riuscito a coinvolgere Javier Zanetti, attuale vicepresidente dell’Inter, in un evento organizzato da Davide Scarfone, imprenditore calabrese attivo nel settore dei serramenti con base a Como. Scarfone è ora tra gli arrestati, accusato di usura.
Arresti Domiciliari e la Collaborazione di Beretta
Tra le persone poste agli arresti domiciliari figura anche Mauro Russo, ex socio di Paolo Maldini e Bobo Vieri, coinvolto nel filone delle presunte estorsioni legate alla gestione dei parcheggi. Un elemento cruciale per l’indagine è rappresentato dalle dichiarazioni di Andrea Beretta, attualmente detenuto in una località protetta lontano da Milano. Beretta ha infatti deciso di collaborare con il pubblico ministero Paolo Storari. Secondo quanto emerso, lo scorso luglio era stato convocato da Bellocco nel suo box, alla presenza di un’altra persona, per discutere della ripartizione dei guadagni derivanti dalle attività della curva e del negozio di merchandising, ritenuti da Bellocco eccessivamente frammentati. Meno di due mesi dopo, Beretta avrebbe ucciso Bellocco con venti coltellate, dando il via a un’inchiesta che ha già portato a due processi e che appare ancora in una fase tutt’altro che conclusiva.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845