È stato firmato il protocollo di intesa sul progetto ‘Cresciamo il futuro’ per la creazione e lo sviluppo della più grande rete nazionale di asili nido a cui possono accedere tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti delle aziende aderenti.
Nel rispetto della responsabilità sociale delle imprese – si legge nella nota di presentazione – si realizza così un atto concreto con cui primarie aziende italiane intendono contrastare il fenomeno della bassa natalità che investe il nostro Paese. Un gruppo di società impegnate sui temi della genitorialità ha lavorato nell’ultimo anno per realizzare questo ambizioso progetto, che mira a offrire un supporto fondamentale alle famiglie, facilitando la conciliazione tra lavoro e vita privata e migliorando la qualità della vita dei genitori lavoratori.
Alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, l’intesa è stata sottoscritta dal Capo Dipartimento per le Politiche del Lavoro, previdenziali, assicurative e per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro del Dicastero, Vincenzo Caridi, e dalle società A2A, Engineering, Eni, FiberCop, Fincantieri, Intesa Sanpaolo, ITA Airways, Leonardo, Open Fiber e Towers Watson Italia. Il progetto vivrà nel 2025 la sua fase sperimentale per andare a regime l’anno successivo e nel frattempo sarà implementata una piattaforma digitale centralizzata che mette in rete asili nido aziendali e privati, integrando tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale per migliorarne l’efficienza e la gestione, a cui potranno accedere tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende firmatarie.
Questa iniziativa – riferisce la nota – intende fornire ai genitori uno strumento che consenta loro di rimanere agganciati al mondo del lavoro anche dopo l’arrivo di un bimbo. La rete nazionale degli asili nido “consentirà al dipendente di scegliere la struttura più adeguata per i propri figli fra quelle appartenenti alle diverse aziende che aderiscono all’intesa, anche in funzione della sede di lavoro o della residenza e in coerenza con le nuove modalità di smart working. Un progetto che ha l’ambizione di aggregare nel tempo un numero significativo di imprese e di dipendenti del nostro Paese, compresa la Pubblica Amministrazione, così da migliorare il work life balance e la parental experience”.
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