Buongiorno amici lettori, la nona sinfonia andata in scena ieri in serie A, lascia ricordi da trascrivere nelle memorie assieme ad altre del passato. Il riferimento è in particolare al derby d’Italia disputato a S.Siro, dove Inter e Juventus hanno messo in campo un po’ di tutto: gol, erroracci di difese e salvataggi rocamboleschi, attacchi da una parte prolifici di occasioni sprecate e dall’altra di occasioni più rare, ma meglio sfruttate. E alla vigilia, tutto si poteva pensare meno che una sequenza di rigori, rimonte, e palloni in fondo al sacco, per un pareggio che alla fine si poteva mettere in conto come probabile, ma non di queste proporzioni.
E nemmeno le altre 4 partite in calendario sono state da meno, quanto a risultati e gol, segnati e subiti. Ma vediamo dall’inizio la sequenza degli incontri :
Parma-Empoli 1-1
Pareggio giusto al Tardini tra Parma ed Empoli, toscani bene nella prima frazione, ducali arrembanti nella ripresa. Un punto per parte che sicuramente fa più felice la banda di D’Aversa che sale momentaneamente al decimo posto in classifica con 11 punti, crociati invece più indietro a quota otto e che non vincono una partita da fine agosto.
La squadra di D’Aversa gioca meglio, davanti ha più idee, gli ospiti attaccano con tanti uomini e i ducali pensano maggiormente a difendere, attaccando in maniera disordinata e casuale. Vantaggio per i toscani nel finale del primo tempo, con una bell’azione creata da Colombo, Gyasi fa assist per Fazzini, anche se l’ultimo tocco è di Coulibaly. Traversa di Cancellieri per il Parma al 42′.
Nella ripresa Pecchia cambia tutti i trequartisti e i suoi si svegliano. Il solito Bonny, Bernabè e Almqvist vanno vicini al pareggio, ma Vasquez si salva. Nel finale però il Parma insiste e prima trova il pareggio con Charpentier, due minuti dopo ha l’occasione per vincerla dal dischetto, ma Bonny spara sulla traversa e inchioda il finale sull’1-1.
Lazio-Genoa 3-0
Questa Lazio fa tremendamente sul serio e dopo la gioia europea continua a macinare punti e risultati anche in campionato: all’Olimpico i biancocelesti regolano con un terno secco un Genoa ormai allo stremo delle forze, confermandosi come grande realtà di un campionato che li vede sempre più protagonisti. Apre le marcature Noslin nel primo tempo, titolare al posto del febbricitante Zaccagni, poi nel finale l’eterno Pedro e Vecino chiudono definitivamente i conti. Un’altra grande prova di squadra per i ragazzi di mister Baroni, bravissimo anche a leggere la partita e a cambiare al momento giusto per dare nuova linfa vitale nell’unico piccolo momento di difficoltà. Per il Genoa ennesima delusione e certificazione di un momento difficilissimo da ogni punto di vista: il Grifone, falcidiato dagli infortuni e pieno di problemi, sembra non averne letteralmente più.
Monza-Venezia 2-2
l Venezia pone fine alla serie di sconfitte e strappa un punto in quel di Monza. I brianzoli di Nesta non danno invece seguito al brillante successo ottenuto sul campo dell’Hellas Verona. Nel primo tempo le disattenzioni difensive e le giocate di Oristanioda una parte e di Kyriakopoulossi prendono il palcoscenico. Una galoppata dell’esterno offensivo del Venezia disorienta la difesa del le disattenzioni difensive e le giocate di Oristanio da una parte e di Kyriakopoulos si prendono il palcoscenico. Una galoppata dell’esterno offensivo del Venezia disorienta la difesa del Monza e Ellertsson segna il gol del vantaggio.
Kyriakopoulos non ci sta e pareggia la partita con un gran gol. Da calcio piazzato poi però il Venezia di Di Francesco fa ancora male ai brianzoli, che capitolano sul colpo di testa di Svoboda. Lo stesso Svoboda è però sbadato pochi minuti dopo e si fa cogliere d’infilata da un passaggio di Kyriakopoulos per Djuric, che segna il gol del pareggio. Nella ripresa non si segnalano grosse occasioni da gol. Bondo si fa espellere per somma di ammonizioni, ma il Venezia non sfrutta dieci minuti abbondanti di superiorità numerica, e la sfida termina in parità.
Inter-Juventus 4-4
Come anticipato nella sintesi iniziale, uno scontro epico non tanto per il gioco quanto per il punteggio finale, come da molti anni non si vedeva tra le due squadre. Estraendo dal contesto alcune conclusioni, emergono due volti per ciascuna: nell’Inter appare evidente un rilassamento mentale del reparto difensivo, con disattenzioni non da giocatori di quel calibro. Per contro, un reparto di centrocampo, peraltro palesemente orfano di un faro come Cahlanoglu, produce comunque una quantità notevole di occasioni da gol, ma l’attacco non le sfrutta adeguatamente e finisce per vanificare un vantaggio che diventava comunque consistente, buttando alle ortiche occasioni per chiudere la partita con un punteggio ben più cospicuo. Dall’altra parte, una Juventus cinica quanto basta per concretizzare al massimo meno della metà delle occasioni sciupate interiste, ma pericolosamente incerta in difesa. Con un Barcellona al posto della svagata Inter di ieri, i ragazzi di Thiago Motta ne sarebbero usciti davvero maluccio con una caterva di gol sul groppone, concedendo tutte quelle occasioni a gente come Yamal &C. Inzaghi furioso, ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso. La Juventus non ha rubato nulla, l’Inter le ha regalato un finale che rafforza l’autostima e il carattere della squadra, che comunque rinunciava a sua volta a giocatori importanti come Koopmainers, Nico Gonzales e Bremer. Gli 8 gol nascono da un primo calcio di rigore al 15′, per un fallo in area di Danilo ai danni di Thuram: il difensore bianconero nel tentativo di rinviare viene anticipato dall’attaccante francese dell’Inter, e gli colpisce in pieno il piede. Per Guida è penalty, batte sicuro Zielinski e nulla da fare per De Gregorio. Il pareggio della Juventus arriva 5 minuti dopo, Cabal pesca McKennie in area di rigore, l’americano tocca di prima intenzione per Vlahovic, e il centravanti serbo batte Sommer con il mancino. Juve che addirittura la ribalta al 26′, con Conceicao che salta mezza difesa dell’Inter e mette in mezzo per Weah, destro in scivolata e vantaggio bianconero. Reazione immediata dell’Inter, che in meno di 10′ riacciuffa i rivali con un fantastico gol di Mhkitaryan, l’armeno scambia nello stretto con Thuram e dal limite dell’area brucia Di Gregorio con il mancino. La partita ora si fa spettacolare, appena un minuto dopo una nuova, ennesima follia difensiva dei bianconeri, questa volta con Kalulu. L’ex Milan, nel tentativo di allontanare un pallone in area di rigore, colpisce nettamente Dumfries sulla coscia. Ancora Zielinski, ancora rigore e ancora gol, Inter nuovamente avanti, e non si ferma nella ripresa: al 53′, calcio d’angolo per i padroni di casa, Danilo rinvia di testa, ma sul secondo palo c’è Dumfries che raccoglie la sfera e incrocia alla perfezione con il destro. È poker nerazzurro a San Siro, ma non finisce qui. Al 73′ ecco Yildiz, entrato da pochi minuti, primo gol in campionato del turco che batte Sommer con un bel mancino incrociato, all’altezza dei 12 metri. I bianconeri la riaprono, e dopo altre occasioni divorate dall’Inter per aumentare il vantaggio, arriva invece il clamoroso pareggio a 10′ dal termine, ancora con il turco che fa doppietta, a segno con il mancino all’interno dell’area di rigore. La Juve pareggia una partita che sembrava persa, l’Inter ne pareggia una che sembrava vinta. Il calcio è sempre l’ultimo a dare un calcio alla logica, ma sulla bilancia delle performances buone e meno buone dei protagonisti, c’è comunque un pubblico che non rimpiange il prezzo del biglietto.
Fiorentina-Roma 5-1
Una scoppiettante Fiorentina tritura una Roma senza senso dell’orientamento. Al Franchi decidono una doppietta di Moise Kean, una rete su rigore di Beltran, una di uno scatenato Bove (ex di turno col dente avvelenato) e autogol fantozziano di Hummels all’esordio in giallorosso. Viola di mister Palladino che, al termine del match conclusivo della 9a giornata, salgono anche senza l’infortunato Gudmundsson, al quasi 5°posto a 16 punti (gli stessi dell’Atalanta). La Roma di Juric, contestata e coi giocatori a chiedere scusa sotto il settore dei propri tifosi, resta a quota 10 e all’undicesimo posto.
E tutto per questo turno, ora è previsto un infrasettimanale a partire da martedì con anticipi tra Lecce-Verona, Cagliari-Bologna e Milan-Napoli. Mercoledì e giovedì di seguito le altre.
Buona settimana a tutti.