Ci saranno 167 posti letto per studenti universitari, spazi polifunzionali artistici e musicali, palestra e luoghi per lo studio e per la ristorazione. Apparirà così il nuovo volto del Marchiondi Spagliardi, lo storico collegio-riformatorio nel quartiere di Baggio, simbolo del brutalismo architettonico, progettato da Vittoriano Viganò negli anni Cinquanta. Dopo decenni di abbandono riaprirà grazie al progetto “Life from arts”, realizzato da Fondazione Collegio delle Università Milanesi. La rigenerazione coinvolge un’area di 21mila mq. I lavori inizieranno a marzo del 2025 e dovrebbero terminare nella primavera del 2028. L’apertura è prevista per settembre 2028.. L’investimento di 44,5 milioni di euro proviene in parte dai fondi sia ministeriali che comunali e per la maggior parte dalla Fondazione Collegio delle Università Milanesi, anche grazie al finanziamento del quinto bando Mur 338/2000.
Oltre ai 167 posti di residenzialità universitaria e temporanea, saranno creati spazi per lo studio e la formazione artistica, musicale e coreutica. Il collegio potrà ospitare sia studenti iscritti in corsi di laurea attinenti alla tematica artistica (come “Design della Moda” al Politecnico di Milano, “Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment” all’Università Commerciale Luigi Bocconi, “Moda e industrie creative” all’Università IULM), sia studenti iscritti ad altre Facoltà (umanistiche e non) attenti alle esperienze artistiche. Gli atenei coinvolti sono l’Università degli Studi di Milano, la Cattolica, la Commerciale Luigi Bocconi, IULM, Università degli Studi di Milano – Bicocca, il Politecnico di Milano, l’Università Vita-Salute San Raffaele e Humanitas University. Ci saranno anche due sale musica con sistemi di insonorizzazione, due sale arte con un corner sartoria, la biblioteca e altre aree per i lavori di gruppo, spazi per le esibizioni e l’incontro con il quartiere, luoghi di ristorazione e una palestra.
La Fondazione metterà a disposizione delle borse di studio con limiti ISEE e con una retta massima mensile di 1500 per i servizi anche di ristorazione, 1100 senza (la retta minima va da 100 a 50 euro, mentre quella media da 900 a 500). “Non si poteva non riconoscere il valore culturale nel caso specifico – ha spiegato Carpani –. È stato uno dei primi vincoli di diritto d’autore. Il complesso nel 2008 è stato riconosciuto bene culturale. Ora è in una condizione di degrado molto avanzata. Non è stato facile trovare le risorse. È un pezzo di città, sono più edifici con una serie di caratteristiche. Ha diverse tematiche progettuali che sono criticità ma anche lo stimolo, la sfida di questo intervento. Ci sono ancora porzioni riconoscibili delle cromie primarie e originarie volute dall’architetto. C’è anche un tema di rifunzionalizzazione rispetto alla nuova funzione che si avvicina abbastanza, da convitto a collegio” ha concluso. Nella nuova funzione educativa e formativa, Salvatore Carrubba, presidente Fondazione Collegio delle Università Milanesi, ha chiosato evidenziando che l’obiettivo è “accogliere tutti gli studenti di tutte le università milanesi” con il nuovo collegio.
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