Che il Liverpool fosse una corazzata del calcio inglese si sapeva. Nessuno però immaginava che il Milan di Fonseca fosse una squadra così priva di gioco, di idee e di verve.
Il Milan di Pioli era una squadra che prendeva qualche goal di troppo ma che combatteva e provava a giocarsela con chiunque.
Ieri sera il Milan ha impressionato in negativo perché il suo allenatore non ha provato a cambiare gioco, a modificare le carte.
Il Milan è partito bene con una bella azione Calabria- Morata- Pulisic che in velocità ha fatto metà campo e ha battuto dii precisione Allison. Il vantaggio repentino poteva spianare la strada e indicare come affrontare il Liverpool: contropiedi veloci contro una difesa di marcantoni.
Purtroppo quella è stato il primo e ultimo squillo di una partita dove il Milan si è intestardito a uscire con la palla dal basso, pur non avendo difensori e centrocampisti capaci di farlo. Per 90 minuti Tomori e Pavlovic si son trovati la palla tra i piedi senza che un centrocampista si proponesse.
I rossoneri sono andati sotto su 2 gol fotocopia su calcio piazzato con Maignan ostacolato da blocchi e i 2 centrali Konaté e Van Dyck a svettare. Ma avrebbero potuto subire almeno altri 4 gol su azioni e traverse di Salah e Gakpo.
Nella ripresa Fonseca colpevolmente non cambia nulla. Rimane in campo un abulico e fuori ruolo Loftus Cheeck, e dopo altre occasioni il Liverpool chiude la partita al 67′ con un grande Szoboszlay. Si fa male Calabria ed entra Emerson Royal che dimostra ancora una volta di essere un bidone da 13 milioni mentre Abraham sembra in forma.
Alla fine giuste contestazioni del pubblico, il Milan si presenta nel derby nel peggiore dei modi. Unica nota positiva l’esordio sicuro del giovane portiere Torrani al posto dell’infortunio Maignan.
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