Si è tenuta ieri, l’inaugurazione delle docce pubbliche di Via Pucci 3, zona Parco Sempione, dopo un’opera di riqualificazione dal valore di 361 mila euro finanziata con fondi PON-Metro e React-EU. La gestione dello spazio è affidata alla Cooperativa Detto Fatto e a seguito della ristrutturazione conta 18 docce maschili e 6 docce femminili. I lavori hanno interessato il rifacimento delle pavimentazioni, dei rivestimenti, degli impianti idrico-sanitari, fognari ed elettrici.
Durante la pandemia il servizio era stato sospeso perché non consentiva di mantenere il distanziamento sociale necessario. Da qualche mese le persone che necessitano del servizio hanno potuto riaccedervi. Per l’ingresso bisogna effettuare un tesseramento, completamente gratuito, che può avvenire anche senza presentare i documenti. Il servizio è aperto dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 15:30. Qui non sono disponibili solo le docce ma anche uno spazio nursery per mamme con bambini e un servizio lavanderia munito di lavatrici e asciugatrici, in modo che le persone in difficoltà possano lavare i propri indumenti. È stata introdotta anche una “stanza per l’ascolto”, ovvero uno sportello aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 16:00 per poter accompagnare le persone attraverso un percorso di reinserimento sociale. Da quando sono state riaperte le docce si contano 5700 persone che hanno usufruito del tesseramento gratuito.
Le docce pubbliche rappresentano un importante servizio: nel 2023 si sono contati circa 45mila accessi nelle docce pubbliche del quartiere Baggio, una media di 3700 persone al mese di cui il 95% uomini. “Abbiamo riqualificato questo luogo per avere un appoggio alle docce pubbliche del quartiere Baggio – ha spiegato Bertolè -. È la risposta a un bisogno primario delle persone, non soltanto per rispondere a dei bisogni quotidiani ma anche per costruire dei percorsi di riscatto sociale. Dobbiamo accompagnare le persone verso un’autonomia e ci sono altri spazi che vorremmo integrare per aumentare l’offerta” ha affermato.
Luigi Saracino, della Cooperativa Detto Fatto e coordinatore della struttura, ha spiegato “L’utenza è la stessa del quartiere Baggio, cambia solo la zona. Si contano circa 150 accessi al giorno, il 15% sono cittadini italiani, il 10% sono donne ed essendoci una presenza bassa è il motivo per il quale ci sono meno docce a disposizione per le donne, il resto è un’utenza multietnica”.
Ilenia Malfatto, presidente della Cooperativa Detto Fatto, ha aggiunto “Le docce erano un terzo di quelle di adesso, siamo riusciti a collaborare con tutte le realtà per poterle riaprire”.
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