Salva Sala

Quanto manca al Salva-Sala?

Milano

Apparentemente molto poco. “Merito” del Governo, che a Sala pare tenere molto, visto che si è preso il compito di accelerare l’iter delle quattro proposte di legge (Lega, PD, FI e Azione) su come sanare il passato e gestire il futuro delle costruzioni in città. Secondo Repubblica l’accordo sul passato c’è, sul futuro manca. Solo che, per come viene descritta la vicenda, questo accordo ha un piccolissimo problema: può venire amabilmente ignorato.

Come mai? La soluzione condivisa è quella dell’interpretazione “autentica”. Ovvero la possibilità che il Parlamento avrebbe (condizionale d’obbligo) di decidere come interpretare le norme. C’è un piccolo problema, la Corte Costituzionale tende a considerare con sospetto le leggi che violino “il divieto di ingerenza da parte del potere legislativo nei giudizi in corso al fine di indirizzarne l’esito”. Ad esempio, il procedimento iniziato a Milano. Certo, non è ancora un giudizio. Ma potremmo arrivarci prima della legge. Chi lo sa.

Il secondo problema è che ci potrebbe essere un ricorso per farne dichiarare l’incostituzionalità. Dopotutto l’interpretazione autentica non la stabilisce la Costituzione. Quindi ogni singola norma di questo genere può essere abbattuta senza grossi problemi successivamente.

Infine, come ricorda Repubblica, c’è il problema del futuro. Il che, consentitemelo, è un po’ ridicolo: il futuro è la cosa più facile da gestire. Il problema è salvare chi, nel passato, ha volutamente danzato sull’abisso e ora si lamento che sta cadendoci dentro. Ma, come appare chiaro, nessuno ha mai preteso che Sala ne rispondesse. Non è mica Toti, dopotutto.

E torniamo sempre al problema di base: Milano vive, come Comune, degli oneri di urbanizzazione. Il che non è minimamente sostenibile. Ma appare inevitabile, nella prospettiva di questo Centrosinistra che si fa votare dagli ambientalisti e finanziare dai costruttori. In sostanza, la Milano attuale è una enorme menzogna che deve essere tenuta su come interpretazioni retroattive, pena il confronto con la realtà e il relativo crollo successivo.

Il fatto che questo crollo potesse iniziare con una chiamata in correo di tutte le amministrazioni che lo avevano causato pare tramontato. Il perché sono certo ci verrà, prima o poi, raccontato. Magari dagli stessi che ci spiegheranno come mai riperderemo le elezioni. Mentre gli altri promettono e noi copriamo gli assegni emessi.

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