Da quanto tempo soprattutto le donne segnalano fragilità, incertezza, paura in questa Milano violenta? Da quanto tempo devono subire stupri, aggressioni, furti e borseggi? Ma i tempi di Sala sono lunghi, molto lunghi per prendere coscienza che la parte più debole della comunità milanese è indifesa. Anni. D’altronde anche l’ascolto non è nelle sue corde, ma finalmente ben venga “Per strada più libere”, il nuovo progetto Si chiama così il percorso partecipativo di ascolto, promosso dal Comune di Milano e realizzato in collaborazione con Avventura Urbana e Sex & the City APS, rivolto alle donne e alle soggettività queer. Inserito fra le principali azioni messe in campo dal Comitato strategico per la sicurezza urbana e la coesione sociale coordinato dal delegato del Sindaco, Franco Gabrielli, il progetto ha l’obiettivo di esplorare, proprio insieme alle donne, il tema della sicurezza nello spazio pubblico.
Secondo la ricerca scientifica STEP UP 2023 condotta per Fondazione Cariplo sulla camminabilità di Milano per le donne, nel capoluogo milanese la percezione di paura delle donne di camminare da sole in città è significativamente maggiore rispetto a quella degli uomini, soprattutto la notte: 57% contro il 28% maschile. Il 20,2% della popolazione femminile coinvolta nella ricerca ha dichiarato di non uscire di casa di sera e di notte per paura, contro soltanto il 3,8% degli uomini. L’amministrazione comunale ha ritenuto di voler approfondire questo tema al fine di promuovere il pieno diritto di vivere la città a tutta la cittadinanza milanese. Il progetto mira a indagare e approfondire il tema della sicurezza, reale e percepita, nello spazio pubblico, attraverso l’ascolto dei racconti di donne e soggettività queer di età, estrazione sociale e nazionalità diverse, che abitano nei differenti quartieri di Milano. Questo percorso prevede, perciò, la costruzione di quindici gruppi di ascolto composti ciascuno da quindici persone e relativi a quindici quartieri diversi di Milano.
I gruppi saranno composti da partecipanti che risiedono in quei luoghi specifici, mentre in alcune zone sarà prevista la presenza di frequentatrici non residenti in quanto aree caratterizzate da attività che attraggono pubblici diversi (come lo sono i quartieri dove insistono le università o le aree della movida). Per favorire il confronto tra punti di vista diversi, la composizione dei gruppi di ascolto verrà definita in maniera eterogenea tenendo in considerazione l’equilibrio demografico delle persone residenti nell’area e le dinamiche territoriali specifiche che la caratterizzano, emerse dalle ricerche precedentemente svolte da Sex & the City APS.
A questo scopo il Comune di Milano si fa promotore di un invito alla partecipazione rivolto alle donne e soggettività queer che abitano o frequentano quotidianamente uno dei quindici quartieri oggetto dell’indagine, interessate a offrire il proprio sguardo in occasione di un incontro di ascolto. Per partecipare è sufficiente compilare il form di candidatura entro il 9 giugno.
Anna Ferrari
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