LE PAROLE DELL’ANIMA, mostra personale di Emanuela Montorro

Cultura e spettacolo

Una toccante mostra-evento contro la violenza sulle donne – 18 e 19 novembre presso la Serra di Villa Filippini, via Dante Alighieri 13, Besana in Brianza. L’artista Emanuela Montorro, presentata da MIA – Monza International Art, torna nel comune di Besana Brianza ospite all’interno della Serra di Villa Filippini con la sua collezione di Opere d’Arte realizzate per il progetto “Parole dell’Anima”. L’esposizione proseguirà nel fine settimana successivo in Villa Filippini in occasione della giornata dedicata a Santa Caterina. Con quali parole si esprime la nostra anima? Vivere un trauma segna nel profondo ed è proprio lì che si spinge la ricerca della Montorro che vive intensamente ed empaticamente tematiche delicate come la violenza sulle donne. Emanuela è un’artista molto apprezzata con all’attivo importanti esposizioni in Italia e Inghilterra. Le sue opere sono arrivate anche in USA ed Emirati Arabi. Inizia a dipingere in tenera età, ricevendo da subito importanti riconoscimenti e sviluppando il suo stile, dinamico, ricco di colore e pathos, molto riconoscibile, con al centro la rappresentazione del mondo femminile.

  D. Il 2017 è un anno di svolta, l’attentato di Manchester ti segna profondamente. Come cambia da quel momento la tua pittura?

 R. L’attentato mi colpì molto e le mie donne, nate dalla mia mente, prima sempre serene, simbolo di positività e bellezza, ora erano in lacrime. Iniziai a ritrarre le vittime che restano qui a piangere chi non c’è più per mano di un folle. Sono volti di donne piangenti dipinte con colori scuri e incisivi. Ritraevo la sofferenza, ma i loro occhi erano rivolti al futuro. Occhi speranzosi e forti, pronti ad andare avanti. Sentivo il loro dolore ma allo stesso tempo era come se volessi infondere loro coraggio e dare il mio sostegno.

D. Questa tua sensibilità ti porta a creare il progetto che ora verrà esposto nella Serra di Villa Filippini in occasione della Camminata contro la violenza sulle donne del 18 novembre, che vede coinvolti 13 comuni brianzoli e importanti associazioni. Quali emozioni e sensazioni hai provato affrontando questa delicata tematica e come le hai rese concrete sulla tela?

R. Ho dipinto le mie opere con rabbia, dolore, compassione, ricerca di giustizia. Per rappresentare il terrore e il dramma di queste donne ho applicato del sangue e sparato alle mie opere, mettendo i bossoli sulla tela per meglio rappresentare il freddo e gelido senso della morte e del dolore provocata da una lama o da un’arma da fuoco. Ho poi cercato di inserire tutta la forza e la voglia di vivere e di risorgere dalle tenebre e dal buio della desolazione, della sofferenza e della solitudine che un trauma provoca dentro la propria anima e il proprio cuore. Volevo infatti che la mia ricerca si concludesse con un messaggio positivo di Rinascita per ritrovare la gioia che è nostra di diritto. Per questa particolare edizione Besanese ho deciso di mostrare alcune opere inedite realizzate tra il 2005 e il 2015 che come supporto, anziché la comune tela, hanno vecchie lenzuola smantellate dell’ospedale Vecchio di Monza che ospitava il reparto di neonatologia. La nascita di un figlio è contornata dalla gioia, dalla felicità e dall’amore ma non è cosi per tutte le donne. Spesso ci si dimentica del dolore fisico e delle gravidanze indesiderate frutto di violenza che lascerà un segno indelebile a chi la subisce e al nascituro. L’evoluzione della storia e dell’energia di questi tessuti è la forza che ogni donna è capace di utilizzare per trasformare ciò che subisce in ciò che desidera e cambiare in meglio la propria vita con determinazione e amor proprio. Il mio messaggio, è di non subire silenziosamente manipolazioni psicologiche o violenze fisiche ma di reagire con forza, tenacia e amore per se stesse, requisiti che appartengono al mondo femminile.

La mostra, a cura della Dott. Francesca Provetti, Direttrice MIA, verrà inaugurata sabato 18 novembre alle h.11. Interverrà lo storico e critico d’arte Prof. Giorgio Gregorio Grasso, sarà presente l’UNAVI, Unione Nazionale Vittime.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.