Quello appena finito non sarà un fine settimana che tra Quarto Cagnino e Quinto Romano dimenticheranno facilmente. Una serie di scelte discutibili dell’amministrazione comunale si sono trasformate in un un disastro epocale che ci racconta Franco Vassallo, che a San Siro ci vive.
“Ho avuto la netta sensazione che sarebbe stato un fine settimana difficile già la mattina di Sabato. Dovevo fare delle commissioni fuori città e ho provato a passare da Lorenteggio. Ci ho messo due ore. Era letteralmente un labirinto di deviazioni, sensi unici, colonne infinite. Gli unici spazi liberi e desolatamente vuoti erano le piste ciclabili, anche perché il tempo sconsigliava a chiunque salvo i pasdaran di inforcare la bicicletta. La combinazione di partita e concerto è stata un colpo mortale alla circolazione nel quartiere. Tanto che, pur preoccupati dalla perdita di Milan e Inter, qualcuno si è domandato se non sia tutto sommato meglio.
Io penso che perdere Milan e Inter non sia una soluzione: perdere Sala come Sindaco, magari regalandogli un soggiorno a Bruxelles, quello sì che risolverebbe tante cose! Ma smettendo un attimo di sognare ad occhi aperti, purtroppo la giornata non si è risolta così. Oh, no. Calata l’oscurità, è iniziato il “concerto”. Sempre che tale si possa definire. Io che sono una persona semplice mi domando: ma che senso ha mandarcelo per intero in casa? Non venderebbero più biglietti se potessero sentirlo solo quelli presenti in loco? Pare di no.
Di sicuro abbiamo dovuto goderci questo prodigio della musica contemporanea ben oltre la mezzanotte, tra musica, caroselli di auto, clacson e smog. L’unico conforto sono stati i gruppi di Whatsapp dove ci siamo fatti forza a vicenda. Di sicuro, però, la gestione di questi eventi è stata dilettantistica a dir poco. San Siro non è il parco giochi di una Milano annoiata che ogni tanto ci scarica i suoi figli (e quelli di mezza Italia). È un quartiere residenziale con tanti anziani e tanti problemi. Senza aggiungerci Marracash, con tutto il rispetto.
Speriamo che a breve Sala si trovi qualcos’altro da fare. Ci terremmo davvero a condividere la “fortuna” di averlo con altri che ancora non hanno provato il brivido delle sue politiche…”

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Rumore e muri che tremavano dalle 16.00 alle 23.30! Ma il FdI ha appoggiato i promoters dei concerti quando hanno protestato contro la delibera del comune sulla riduzione delle manifestazioni a San SIro l’anno prossimo …