Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visiterà martedì le zone dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione.
A Conselice in pochi lasciano le case
La situazione nella zona resta difficile, ma in lento miglioramento. A Conselice, nel Ravennate, uno dei comuni più colpiti restano diverse le abitazioni ancora sott’acqua e nonostante l’ordinanza firmata venerdì dal sindaco, che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie case per motivi igienico sanitari, le uscite proseguono a rilento. Nella cittadina il deflusso va avanti ma resta sempre il tema delle case che sono ancora sott’acqua e, per questo, è opportuno che chi si trova ancora con dell’acqua nel proprio immobile, anche per pochi centimetri, lasci l’abitazione perché le condizioni igieniche non sono buone e si temono infezioni.
Sul versante sanitario non ci sono epidemie in atto ma più l’acqua ristagna, più il rischio aumenta anche perché a Conselice sta facendo molto caldo e ci sono già molte zanzare. Quanto ai tempi di una asciugatura totale della fascia abitata, si parlava, negli ultimi giorni, di una settimana come ipotesi peggiore. Ma tutto è in divenire: dal Consorzio di bonifica, con un sistema di canali e di pompe che portano via l’acqua, stanno continuando a calibrare e fare tentativi e, se si sbloccano alcuni canali che sino a ora sono risultati infangati o chiusi, la previsione potrebbe anche migliorare.
Ministro Calderone: 900 milioni per 400mila lavoratori
I lavoratori che vivono e lavorano nelle aree colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna potranno beneficiare di ammortizzatori sociali per 900 milioni di euro. Ad annunciare la misura, che riguarda circa 400mila persone, sono stati il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. Da una prima stima, ha spiegato il ministro Calderone, dovrebbero essere interessati dal provvedimento circa “100 mila lavoratori autonomi”. “Se guardiamo a tutte le filiere sono potenzialmente interessati altri 300 mila lavoratori dipendenti”, ha aggiunto l’assessore Colla.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845