“Oggi è giunta la notizia che la procura di Roma ha aperto un’inchiesta su questo presunto reato: noi non ci pareremo dietro la magistratura di Roma”: Carlo Nordio interviene al Senato sul caso Donzelli, cioè sulla rivelazione di conversazioni in carcere tra l’anarchico Alfredo Cospito e alcuni esponenti della ‘ndrangheta e camorra, tutti in regime di 41 bis, citate ieri in Aula. E spiega: “Non troveremo l’alibi dell’esistenza di questa eventuale inchiesta per dire che ce ne laviamo le mani e risponderemo solo all’esito dell’inchiesta”.
Di fronte alla decisione del Guardasigilli di non rispondere sulla questione durante l’informativa alla Camera, c’è stato un boato di protesta da parte delle opposizioni. Ecco perché poi a Palazzo Madama il ministro della Giustizia ci ha tenuto a fare una precisazione: “Ci sono dei limiti procedurali che vanno rispettati ed è per questo che risponderemo quando avremo terminato questa istruttoria”.
Sullo sfondo il caso di Alfredo Cospito, l’anarchico al 41 bis e in sciopero della fame da oltre 100 giorni proprio contro il regime del carcere duro. Ad aver apprezzato l’intervento di Nordio è stato il senatore Matteo Renzi, che ha commentato: “Abbiamo apprezzato il tono civile e istituzionale che ha portato in quest’Aula, anche le parole che non ha detto o non ha potuto dire”. E infine: “Questa vicenda è surreale”.
Cospito, Meloni chiama la Palombelli in diretta: “Cosa deve essere chiaro”
“Il governo non ha alzato i toni, consiglio prudenza e responabilità”: Giorgia Meloni telefona in diretta a Barbara Palombelli a Stasera Italia su Rete 4. Opsiti della trasmissione – tra gli altri – la dem Alessia Morani e il sociologo De Masi. Al centro del dibattito il caso di Alfredo Cospito, l’anarchico al 41-bis da oltre cento giorni in sciopero della fame proprio contro il regime del carcere duro. In questi giorni diversi gruppi di anarchici hanno sferrato diversi attacchi in suo sostegno.
“Vorrei fosse chiaro – ha continuato la premier al telefono – che la sfida non è al governo, ma allo Stato. Non è un problema politico, non è un tema di destra o di sinistra”. Poi, rivolgendosi alla conduttrice del talk, ha detto: “Io mi sono permessa di telefonare perché in questi giorni ho visto molti toni che buttavano in politica una questione che invece in questo momento ci riguarda tutti”.
“Il governo non ha fatto altro che il suo lavoro, facendo molta attenzione a non alzare i toni su questo. Quando siamo stati interrogati, abbiamo risposto su quale fosse, secondo noi, il modo in cui uno Stato serio dovrebbe affrontare una materia del genere”, ha chiosato la premier. (Libero)
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