Bisognerebbe aggiornare ancora la Treccani, sotto le voci sicurezza e incompetenza aggiungere Comune di Milano a guida PD, Verdi e M5S, che dà il suo incondizionato appoggio.
Ecco l’ennesima follia della politica ciclotalebana della giunta meneghina: Via Novara, una pista ciclabile improvvisata, come molte altre del resto, una riga bianca dipinta a terra nella trafficata e operosa via che collega l’hinterland alla città e viceversa, una strada per chi va su due ruote, sia per i ciclisti che i motociclisti, da fare con attenzione è vero, ma è bastata una sola occhiata agli ultimi 500 metri sino ad ora realizzati, per capire che chi l’ha voluta non si è nemmeno degnato di percorrere questa importante arteria, forse non c’è mai nemmeno stato. Pur di annoverare chilometri nel computo totale, avrà preso la cartina ed avrà tirato una riga, così, ecco un’altra “pista ciclabile” di cui vantarsi.
E infatti qualche problema salta subito agli occhi: dove si metteranno gli automobilisti elettrificati a caricare le loro belle e costose macchine? Sul marciapiede!
Ottima soluzione non c’è che dire, chissà in questo caso cosa faranno i Vigili Urbani e gli Ausiliari della Sosta, sempre così solerti nel dispensare sanzioni al demonio su quattro ruote, chiuderanno gli occhi o multeranno il cittadino “ecologista” che ha speso un sacco di soldi credendo di non inquinare?
Qualcuno dirà: beh il marciapiede è largo, questo ed altro per essere “green”.
Non è finita qui comunque, troppo bello sarebbe, arrivati all’incrocio che smista auto, moto, mezzi pubblici e naturalmente i velocipedi verso San Siro, verso l’ospedale San Carlo e verso il confine della città, non avendo un progetto serio, non avendo la benché minima competenza o idea di cosa si stia facendo, non vivendo la città come chi ci opera e non può permettersi di andare a lavorare in bici o a piedi, perché non ha casa e ufficio in pieno centro, arrivati con righello e pennello al crocevia, hanno fatto sparire la “pista”, un po’ come quando hai spazzato e non sai dove mettere lo sporco, così lo nascondi sotto il tappeto.
Immaginate i ciclisti che arrivano all’incrocio e si trovano davanti le auto parcheggiate.
Non c’è niente da fare, un lavoro fatto bene proprio non riescono a farlo, sono dei fenomeni!
Bruno Carmignani
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