Un primato di cui si farebbe volentieri a meno- Un primato che dovrebbe far riflettere l’amministrazione e la sua politica immigratoria, considerata l’accoglienza indiscriminata, la mancanza di un piano par l’integrazione, l’abbandono in cui sono lasciati gli immigrati.

“Milano è uno dei principali luoghi di smistamento di sostanze stupefacenti nel Nord Italia. Sono state recensite circa dieci piazze di spaccio. A fronte di questa emergenza è stata importante la sinergia tra istituzioni politiche, Prefettura e associazioni di categoria. Ad esempio, Rogoredo è diventata un’area fruibile per i cittadini grazie a questo tipo di interventi”. Lo ha detto la coordinatrice della Direzione Distrettuale Antimafia, Alessandra Dolci, durante il suo intervento nell’Aula di Palazzo Marino riguardo le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico milanese. “La maggior parte dei proventi del traffico di droga vengono reinvestiti nell’economia legale”, ha poi sottolineato.
Nello specifico “Le mafie a Milano reinvestono molto i capitali in attività di ristorazione soprattutto nei quartieri periferici difficili come Rozzano, Comasina, Affori e Barona. Contro queste attività è molto importante il ruolo della polizia locale” ha sottolineato Alessandra Dolci “Rilevare un bar per le mafie significa marcare il territorio. Per questo motivo spesso il mafioso di turno in quel locale ci andrà spesso. Per questo l’intervento della polizia locale può essere fondamentale”.
Mafia-droga è un connubio esplosivo. Droga-violenza è ormai un fil rouge che connota le giornate di Milano.