Si è svolta domenica 12 giugno nella splendida cornice della Rocca dei Terzi aSissa Trecasali (PR) la premiazione della terza edizione del prestigioso Premio letterario Scaramuzza dedicato alla letteratura per ragazzi.
Giovanni Eccher con “La terra degli incubi” (edito da Mondadori) vince nella categoria Libri editi, il premio speciale della giuria che riconosce il contenuto e la prosa particolarmente vicini al mondo dei ragazzi e in cui mistero e avventura sostengono il romanzo senza pause. La sua carriera mostra la duttilità di esperienze preziose, l’adattamento al linguaggio dei ragazzi, alla loro capacità di invenzione
Giovanni Eccher Nasce a Milano nel 1976. Laureato in Lettere Moderne con tesi sul cinema, inizia la sua carriera come effettista per videoclip, spot pubblicitari, teatro e diversi cortometraggi, tra cui Beyond good and evil (con il quale vince il Premio per gli effetti speciali al Vancouver Effects and Animation Festival nel 1999). Prosegue la carriera di effettista parallelamente a quella di game designer (Ruff Trigger) e sceneggiatore, sviluppando cortometraggi, film didattici e il film stereoscopico per Gardaland Time Voyagers (2007). Arriva al lungometraggio con La radice del male (2006), di cui è co-produttore esecutivo, e The shadowwithin (2007), entrambi diretti da Silvana Zancolò. Collabora inoltre con il regista Dario Piana ed effettua una revisione del trattamento di Lost Boys III – The Thirst (Warner Bros 2010). È stato regista di diversi cortometraggi, film commerciali e spot televisivi, oltre che del documentario Magnus – Il segno del viandante (vincitore del VAM Fest 2008), dedicato alla figura di Roberto Raviola. Nel 2010 comincia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore, approdando dapprima su Dampyr e poi su Nathan Never, di cui ha sceneggiato storie sia per la serie regolare che per vari albi collaterali (Universo Alfa, Agenzia Alfa, Le grandi storie). Attualmente è al lavoro anche su Zagor e Dylan Dog.
I capilettera e le cornici in attacco capitolo sono realizzati da Lucrezia Buganè.
L’appendice Howard Phillips Lovecraft. Tra realtà e finzione è a cura di Silvia Sacco Stevanella.
Hanno vinto in ex-aequo per la narrativa due romanzi sul bullismo: Ragazzi selvaggi di Luca Azzolini (De Agostini) e Canaglia di Pasquale De Caria (Graphofeel). Ragazzi selvaggi è una vicenda autobiografica, ha spiegato l’autore che da ragazzino è stato vittima di vessazioni da parte di alcuni suoi coetanei, e riuscire a scriverla è stato un momento catartico che gli ha aperto nuove strade.
Due vincitrici anche per i libri illustrati, scelti per la particolare espressione dell’amore per il mondo animale. Nicoletta Bortolotti con Il cielo degli animali (Gribaudo, illustrazioni di Cristiana Cerretti) che racconta di un luogo in cui vanno gli animali dopo la morte, e Simona Negro con Bastiano Nullaniente. Lo gnomo che salvò le api (Nuinui, illustrazioni di ZsuzsannaBotos) che introduce i più giovani al magico mondo dell’alveare.
Per la poesia il vincitore è stato C’era una strada nel bosco. Lunario poetico (Giunti editore) un libro illustrato con 365 poesie e filastrocche tradotto da Roberto Serrai.
Il premio per il miglior racconto inedito è andato al giovane parmigiano Alessandro Conforti con Bargnolino e castagnaccio, una storia ambientata in un borgo sugli Appennini ai primi del ‘900 con protagonista una donna, un po’ strega, un po’ curatrice.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano