In un’intervista ad Huffington Post Franco Cardini, noto storico e studioso, afferma “Il movimento di liberazione

dell’uomo da Dio è cominciato molti anni fa, direi nel 1400. Oggi si è compiuto fino in fondo. L’uomo è completamente libero. Ma assomiglia a quel criceto che sale su una ruota e corre a perdifiato, rimanendo sempre fermo nello stesso posto….Perché il vuoto lasciato da Dio nella vita dell’uomo è stato via via riempito dalla ricerca di una soddisfazione senza nome. L’uomo ne agguanta una, la sperimenta, ma poi ne vuole subito un’altra, e poi un’altra ancora, senza riuscire mai a essere soddisfatto.” E’ “Che l’uomo si è liberato di Dio, oggi la sua libertà è assoluta. Il problema è che non sa cosa farsene. È come un marinaio che si trova, di notte, in mezzo al mare. L’acqua calma. Infinite rotte a disposizione. Ma non ha più stelle in cielo che gli diano un senso dell’orientamento.
Ecco, viene da rispondere, che cosa se ne fa di questa libertà, ad esempio, la Commissione Europea che esprime “Una volontà di cancellazione del genere maschile e femminile che raggiunge livelli paradossali quando la Commissione scrive che bisogna evitare di usare espressioni come «il fuoco è la più grande invenzione dell’uomo» ma è giusto dire «il fuoco è la più grande invenzione dell’umanità». È evidente che dietro la ridefinizione del linguaggio si celi la volontà di cambiare la società europea, le nostre usanze e tradizioni come emerge dal capitolo dedicato alle «culture, stili di vita o credenze». La Commissione europea ci tiene a sottolineare di «evitare di considerare che chiunque sia cristiano» perciò «non tutti celebrano le vacanze natalizie (…) bisogna essere sensibili al fatto che le persone abbiano differenti tradizioni religiose». C’è però un’enorme differenza tra il rispetto di tutte le religioni e vergognarsi o cancellare le radici cristiane che sono alla base dell’Europa e della nostra identità.” Fonte Il Giornale) Im proprio e ridicolo cancellare anche nel linguaggio i richiami al cristianesimo e ha ciò che l’ha ispirato e reso universalmente riconosciuto
“Franco Cardini è un professore di storia medievale e guarda il mondo contemporaneo con distaccato buonumore. “Può darsi che Dio troverà una dimora anche nei computer. Chi può dirlo”. Nel frattempo, ci sono i posti in cui ha dimorato già. “Il fatto che Dio sia in cielo, in terra e in ogni luogo, come dice il catechismo di Pio X, non esclude l’esistenza di spazi che Dio privilegia, posti in cui Egli si manifesta con più intensità che in altri. I luoghi citati dalle Sacre Scritture, per esempio”. Già usare la parola Dio, in un articolo di giornale che sarà pubblicato online, mette in allarme. Non c’è Dio, scriveva Cioran, che sopravviva al sorriso dello spirito. Che è poi la specialità della rete: prendere per il culo tutto. “Ma è anche vero il contrario”, dice Cardini. “Non c’è sarcasmo, ironia e cinismo che sopravvivano al cospetto di Dio. Si può negare, rifiutare, bestemmiare, dileggiare Dio: tutto ciò fa parte della nostra nullità, mentre la sua gloria non ne viene neppure sfigurata”. (HuffPost)
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