Ribadisce il presidente dell’associazione di tutela dei consumatori Codacons “Purtroppo a distanza di tempo non sembra che il Comune di Milano abbia intenzione di intervenire e di accogliere le istanze della nostra associazione, la quale agisce al solo scopo di veder tutelata la salute dei cittadini, per questo motivo chiederemo alla Procura della Repubblica di sequestrare il tratto di pista ciclabile al fine di prevenire gravissime conseguenze per i cittadini e non solo da parte dei cittadini, ma anche dei commercianti i quali ritengono responsabile la stessa per il calo del fatturato (ben il 92%) e per la mobilità della zona.
Da ultimo, si registra lo scontro via social tra l’assessore Granelli (pro ciclabile) e il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo. Alcune di queste tematiche erano già state sottolineate dal Codacons, che infatti, aveva indirizzato alla Procura della Repubblica un dettagliato esposto al fine di indicare i principali rischi per la sicurezza dei cittadini rappresentati dalla pista ciclabile in questione. Ingorghi, traffico, incremento delle emissioni inquinanti, rallentamenti, ostacoli per i mezzi di soccorso, tratti estremamente pericolosi per i ciclisti e per coloro che transitano con i monopattini, insomma, moltissime sono le problematiche inerenti al tratto interessato”
Ma il lavoro di Granelli per tutta la rete ciclabile è talmente confuso e senza buon senso da diventare pericoloso per pedoni, autisti e ciclisti inclusi. E a ciò si aggiungono in alcune zone i cantieri per i lavori pubblici, con Sala che conferma senza autocritica che è un’innovazione, il progetto per antonomasia della nuova Milano.
Anna Ferrari
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