Per le Olimpiadi, Casa Italia all’insegna dell’arte, si ispira a Wunderkammer del ‘500-‘700

Cultura e spettacolo

Una Casa Italia all’insegna dell’arte, come già accade da un po’ di tempo a questa parte, per le Olimpiadi di Tokyo 2020. È stata presentata ieri la sede del quartier generale della delegazione italiana ai Giochi Olimpici che si svolgono quest’anno in Giappone, situata a dieci chilometri dal Villaggio Olimpico e dal Main Press Center, nel quartiere di Minato-ku della capitale. Casa Italia per queste Olimpiadi ha sede in The Kihinkan – Takanawa Manor House, un edificio di inizio Novecento caratterizzato da architetture e decori in stile Liberty, ed è totalmente finanziata dai partner di Italia Team del Coni, come accaduto anche per le Olimpiadi estive di Rio 2016 e per quelle invernali di PyeongChang 2018. 

Quest’anno il concept di Casa Italia è Mirabilia: “la meraviglia”, spiega la presentazione del progetto, “è la più autentica delle emozioni e ci permette di entrare in uno stato di completa empatia con il mondo. È la predisposizione dell’anima a lasciarsi sorprendere a permettere la nascita della conoscenza, e l’inizio del tutto, il punto di contatto tra l’Italia e il Giappone, due culture affascinate da una magica reciprocità”. Il termine “Mirabilia” intende citare le antiche Wunderkammer, le stanze delle meraviglie dove, tra Cinquecento e Settecento, i collezionisti raccoglievano opere d’arte o pezzi di artigianato (artificialia) e meraviglie dal mondo della natura (naturalia) mostrandoli assieme, come appunto, cose meravigliose. Casa Italia vuole dunque diventare l’universo che raccoglie, conserva ed espone il “meraviglioso”, proprio come cinquecento anni fa, con un linguaggio contemporaneo che aspira a valorizzare la natura, le tradizioni, l’arte, l’artigianato e il saper fare che rendono il nostro paese famoso nel mondo.

Dentro a Casa Italia, si susseguono arredi di design italiano, ma anche opere d’arte e citazioni, come una frase di Sartre (“ogni parola ha una conseguenza, ogni silenzio anche”), un neon “frutta e verdura” omaggio alla nostra cucina, un grande arazzo tricolore creato con cinquecento chili di filato ottenuto da bottiglie di plastica riciclata dalla manifattura Bonotto, le sedute “Impossible Wood” di Moroso e, in una sala che dà sul giardino, si le parole di una poesia di Erri De Luca in filodiffusione (“Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che…Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto”). Un concept che si declina, fa sapere il Coni, con un progetto circolare, innovativo e sostenibile, creato dall’Italia per il Giappone, per celebrare le vittorie sportive dell’Italia, regalandole al mondo attraverso uno spettacolo di diciassette giorni, utilizzando le eccellenze del nostro paese.

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