Decreto Brunetta: nuove regole per la Pa, 24 mila assunti a tempo determinato.

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Ventiquattro mila assunzioni a tempo determinato per la pubblica amministrazione, 500 saranno destinate a profili in grado di rendicontare le spese del piano di ripresa e resilienza e 405 addetti informatici. Tutti con contratti a termine, come richiesto dall’Ue per l’attuazione del Recovery plan, dalla durata da tre a cinque anni. Sono i numeri sul piano di reclutamento che il ministro della Pa, Renato Brunetta, ha elencato al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto che darà alla burocrazia le figure necessarie per mettere a terra i piani del Pnrr. “Con questo decreto la modernità entra nella pubblica amministrazione”, ha esordito Brunetta, un decreto che definisce funzionale alla formazione del “capitale umano della Pa”. Sbloccato quindi il turn-over nella pubblica amministrazione, che, spiega Brunetta, con questo decreto “riprende al 100%. Per la sanità il turn-over sarà anche superiore al 100%”. L’importanza del decreto, per il ministro, e’ presto spiegata: “Abbiamo una pubblica amministrazione ingessata.

Noi abbiamo pensato che era l’occasione per mettere in concorrenza la dirigenza esistente col mondo esterno, con dei concorsi per reclutare dall’esterno alti livelli di dirigenza”, precisando che nella Pa ci sarà “un mercato efficiente”, dove “prevarrà il merito e la remunerazione dovrà essere al livello di mercato”. “Non ci sarà nessuna infornata, nessun assalto alla diligenza, nessun ‘todo caballeros’, ma soltanto sangue fresco e modernità nella Pa, che negli ultimi decenni aveva molto sofferto”, ha poi ragionato Brunetta, annunciando inoltre la creazione di “un portale della Funzione pubblica, modello Linkedin, dentro cui arriveranno tutti i curricula delle professionalità necessarie al Pnrr e dentro questo portale saranno selezionati e messi a disposizione dei titolari dei progetti, e potranno lavorare con dei contratti a termine da 3 a 5 anni”. (AGI) Un portale al quale tutti gli italiani saranno invitati ” a mettere i loro curricula in questo portale, cosi’ che possano rendersi conto della loro formazione e della loro disponibilità a cambiare lavoro e lavorare nella Pa per la realizzazione del Pnrr”.

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