Comitato Lazzaretto “La riqualificazione è una balla. Le criticità segnalate, senza risposta”

Milano

Il Comitato Lazzaretto protesta e alza la voce enumerando le soluzioni di buon senso possibili, ma dice no al progetto di urbanistica tattica prevista senza consultare i residenti –

“Alla resa dei conti il post del Sindaco Sala non è commentabile pena una querela. Tutti i punti sollevati erano stati debitamente sottolineati come critici ben prima della messa in campo delle misure citate, senza ottenere alcun cenno di risposta. Non a caso insistono nel dare alla cittadinanza assicurazioni generiche senza possibilità di applicazione nella realtà quotidiana”. Così sui social i promotori del Comitato del Lazzaretto, il gruppo di residenti riunito “per contrastare la crescente invivibilità del quartiere quadrilatero del Lazzaretto di Porta Venezia, dovuta principalmente alla movida selvaggia”, commenta la proroga dell’ampliamento degli spazi esterni per gli esercizi commerciali annunciata dal sindaco Giuseppe Sala”

Le criticità raccontate in un post dal Comitato “ La presenza massiccia di dehors dislocati sulle carreggiate del quadrilatero sommata al fiume umano di avventori urlanti impietosamente svela il futuro prossimo venturo disegnato a tavolino dall’amministrazione per il nostro quartiere. Proviamo quindi a fare un riassunto dei più recenti tentativi di pedonalizzazione, operazione necessaria per rimuovere artificiosamente una situazione di palese illegalità, l’occupazione de facto della carreggiate stradali a uso “social-alcolico”. Rendere pedonabile Via Lecco eliminerebbe vari imbarazzi, ne siamo convinti.

Iniziamo con la parte rilevante di un post pubblicato alla fine del 2016 dall’Assessore di Municipio 3 con delega al Commercio: “(..) Un progetto pilota che vorrei lanciare in primavera è la chiusura al traffico nel fine settimana del tratto di Via Lecco che collega Largo Bellintani con l’incrocio di Via Panfilo Castaldi in modo da favorire le attività commerciali che si impegneranno a limitare i disagi della movida.”

Sono passati 4 anni, il testo fa ancora sorridere. Il progetto pilota venne poi ritirato in seguito alle nostre proteste, tuttavia eravamo pienamente consapevoli di aver solo guadagnato tempo.

Si inizia a fare sul serio verso la fine del 2019 con l’avviso pubblico “Piazze Aperte in ogni quartiere”. Attraverso l’apertura di un bando si apre la possibilità ai cittadini e alle associazioni di proporre interventi nei quartieri. Immediatamente viene presentato un progetto per Via Lecco. Di seguito il testo apparso sul sito del Comune insieme al rendering che pubblichiamo: (..) Molte anche le proposte presentate da gruppi composti da associazioni, enti e commercianti che hanno fatto squadra con un obiettivo comune: chiedere all’Amministrazione di portare nuova vivibilità nelle piazze e nelle vie in cui gravitano le proprie attività. Ecco allora alcune candidate alla riqualificazione: via Paravicini angolo via Zuretti, il sottocavalcavia viale Monteceneri/viale Serra, piazza Fabio Chiesa, via Lecco, piazzale Ferrara, piazzale Siena, piazzetta Capuana.

Non facciamo neppure in tempo a entrare nel merito che a distanza di pochi mesi subentra il progetto “Strade aperte”. Il titolo è accompagnato da uno slogan accattivante e di facile presa, “nuove aree pedonali, ciclabili, zone 30 e spazi pubblici”. Indovinate a chi tocca per primi in tutta Milano? Indovinato! “(..) Quartieri in 15 minuti, i progetti pilota Lazzaretto e Isola

Lazzaretto e Isola saranno i progetti pilota di una città che ripensa i suoi ritmi a partire da quartieri che offrono servizi e qualità della vita entro lo spazio dei 15 minuti a piedi dalla propria abitazione. Attraverso interventi di temporanea pedonalizzazione di alcune strade, allargamento dei marciapiedi, istituzione di zone 30, connessioni con le piste ciclabili esistenti, posa di dehor, si libererà spazio pubblico prezioso da dedicare alla vita all’aperto di grandi e bambini. In particolare, al Lazzaretto saranno temporaneamente pedonalizzate via Lecco, largo Bellintani e via Benedetto Marcello, creando connessioni ciclopedonali con la futura ciclabile di corso Buenos Aires, il percorso lungo i Bastioni e la pista in segnaletica di viale Tunisia (..) “.

Il resto è cronaca. La nostra posizione su questa pedonalizzazione è pubblica: avversiamo quest’operazione con tutte le nostre forze perché nasconde degli interessi privati in palese contrasto con i diritti della collettività. Il fine ultimo è evidente: con la balla della “riqualificazione” intendono trasformarci in maniera irreversibile in un gigantesco Luna-Park notturno, senza regole ma con molti profitti.”

Comitato Lazzaretto

1 thought on “Comitato Lazzaretto “La riqualificazione è una balla. Le criticità segnalate, senza risposta”

  1. Solidarietà al comitato Lazzaretto.
    Anche noi avversiamo la ciclabilizzazione di Bisceglie-Bande Nere con tutte le nostre forze perché palesa posizioni ideologiche anti auto in stridente contrasto con i diritti della collettività a possedere, parcheggiare ed utilizzare la propria auotomobile. Il fine ultimo è evidente: intendono trasformare il quartiere in maniera irreversibile in un gigantesco monopattinodromo senza regole, costringendo i residenti a maledire chicchesia per trovare un parcheggio o percorrere le vie interessate all’abominio viabilistico in atto. Uniamo i nostri sforzi contro le manovre demenziali della giunta Sala.

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