FAI – 27 e 28 giugno Giornate FAI all’aperto in Lombardia e apertura straordinaria giardini Palazzo Moroni a Bergamo

Cultura e spettacolo

GIORNATE FAI ALL’APERTO PER L’OCCASIONE SVELA I GIARDINI DI PALAZZO MORONI A BERGAMO

Sabato 27 e domenica 28 giugno Oltre 200 luoghi aperti in più di 150 località d’Italia  Visite a contributo minimo – da 3 o 5 euro – con prenotazione online obbligatoria . su www.giornatefai.it (da consultare anche per eventuali modifiche di programmazione) fino a esaurimento posti ed entro venerdì 26 giugno alle ore 15.

Il numero di ingressi per visita è limitato e previsto in gruppi ristretti per rispettare le normative di sicurezza. Parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti che si svelano al pubblico, da una sequoia gigante sopravvissuta al disastro del Vajont nel 1963 fino al semenzaio che ogni anno produce il verde urbano della città di Roma: sono solo alcuni luoghi che si potranno visitare in questa edizione speciale delle Giornate FAI, che assume un’inedita veste “all’aperto”, sabato 27 e domenica 28 giugno in oltre 200 luoghi in più di 150 località d’Italia, su prenotazione e nel rispetto delle norme di sicurezza, grazie all’infaticabile spinta organizzativa dei gruppi di volontari delle delegazioni FAI sparsi in tutto il Paese. Un’iniziativa per risvegliare la curiosità e l’intelligenza dinnanzi a ciò che ci circonda, per interrogarci – come scrive Goethe – su ciò che abitualmente vediamo ma non conosciamo se non in superficie, e che vedrà protagonisti tuti Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, per l’occasione anch’essi concentrati su proposte “all’aperto” declinate sul patrimonio verde. Infine, durante le Giornate FAI all’aperto verranno svelati per la prima volta al pubblico, a pochi mesi dall’accordo tra il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città Alta: l’omaggio del FAI alla città che ha drammaticamente sofferto l’emergenza sanitaria e che necessita di ritrovare il benessere e la bellezza che solo la natura può offrire.  

I LUOGHI VISITABILI A MILANO

A passeggio tra antichi giardini e luoghi suggestivi. Una passeggiata nel cuore di Milano, attraverso storie, epoche e stili differenti. Tra le varie tappe, una visita agli aristocratici giardini del Regio Collegio delle fanciulle, fondato dalla contessa di Guastalla Paola Ludovica Torelli, oggi esempio di giardino all’italiana con la Peschiera tipica dell’età Barocca e il tempietto neoclassico di Cagnola.

Villaggio Operaio di via Lincoln. Il piccolo quartiere prende il nome dal breve tratto di strada intorno al quale si è sviluppato, in prossimità di piazza Cinque Giornate, ed è conosciuto anche con il nome di “Quartiere arcobaleno”, per le quaranta case presenti lungo la via caratterizzate da colori vivaci e brillanti, ognuna col proprio giardino ben curato.

Portello, Incredibile giardino contemporaneo. Portello è il nuovo parco situato nella zona nord–ovest di Milano, in corrispondenza dell’ex area industriale dell’Alfa Romeo. Un’oasi verde dalle forme sinuose e tondeggianti pensato da Charles Jencks e realizzato da Andreas Kipar, fondatore dello studio Land, autore internazionale di diversi progetti inerenti l’architettura del paesaggio.

Villaggio Pirelli, viale Sarca. Il Borgo Pirelli è un villaggio operaio costruito tra il 1920 e il 1923 su progetto dell’architetto Giacomo Loria e committenza della società Pirelli. Il villaggio consta di 26 villette a due piani riconducibili a 5 differenti tipologie di taglio, sulla base della funzione ricoperta in azienda dai loro occupanti, e distribuite su un ex-terreno agricolo adiacente al Viale Sarca, nell’area nord di Milano.

Villa Litta ad Affori. Situato nello storico borgo di Affori, è uno dei più antichi parchi meneghini e preserva ancora alcune delle più maestose e secolari alberature di Milano. Lo scenografico giardino “all’inglese”, riprogettato a metà dell’Ottocento dal conte Silva, autore del giardino di Villa Belgiojoso, abbraccia la grandiosa Villa di Affori, costruita dal marchese Corbella nel 1687.

Giardino dell’Arcadia. Nella prima metà del Settecento il conte Carlo Pertusati attuò importanti trasformazioni nella residenza famigliare in Porta Romana finalizzati ad affermare la sua casata nell’aristocrazia milanese tra cui la realizzazione di un giardino all’italiana alle spalle del palazzo, disseminato da alberi e piante a basso fusto e arricchito da sculture che venne offerto dal Conte come sede per le adunanze della colonia milanese dell’Accademia dell’Arcadia. Il giardino storico conserva in parte ancora oggi l’estensione originaria pur avendo subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni.

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