Gli agenti della Digos hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di divieto di dimora nel Comune di Milano nei confronti di quattro italiani e un rumeno, tutti esponenti del Comitato Autonomo Abitanti Barona di età compresa tra i 21 e i 36 anni ritenuti responsabili di ripetuti episodi di aggressione ed estorsione nei confronti di due persone. Altri due membri del comitato sono stati invece denunciati. Il primo episodio di violenze risaliva a maggio 2018 quando un 43enne marocchino, nel corso di un’assemblea presso il centro sociale di viale Faenza, aveva manifestato l’intenzione di abbandonare il Comitato e in risposta era stato colpito a bastonate dagli altri membri riportando lesioni per una prognosi di 20 giorni. Una connazionale 32enne dell’uomo, allora incinta, che aveva provato a difenderlo, era stata a sua volta aggredita e costretta ad abbandonare l’abitazione che il Comitato le aveva fornito a fronte del pagamento di 1400 euro. I cinque destinatari dell’ordinanza di divieto dimora nel Comune di Milano avevano tutti precedenti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, uno di loro è attualmente ancora ricercato.
Dalle indagini, spiega la polizia, è emerso che il Comitato, che si propone pubblicamente come una associazione politica di sostegno nei confronti dei soggetti deboli che hanno bisogno di una casa, persegue invece ben altri fini.
Offre una sistemazione (abusiva) in alloggi popolari, ma in cambio di un’attività di resistenza agli sgomberi predisposti dalle Forze di Polizia: è questa l’attiva partecipazione politica che il Comitato richiede ai nuovi membri. L’assegnazione della casa avviene dietro pagamento di una somma di denaro (tra i 700 e i 1500 euro). Ciò comporta l’impossibilità di sganciarsi dal Comitato, pena la perdita dell’appartamento ottenuto.
Molto soddisfatto della notizia il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale “Ottima notizia l’obbligo di dimora disposto dalla Questura per i 5 antagonisti del Comitato Autonomo Abitanti della Barona. Finalmente si sanzionano comportamenti protervi di chi ha occupato gli alloggi di Viale Faenza. L’operazione delle forze dell’ordine alla Barona – sottolinea il capogruppo – certifica la commistione tra centri sociali e racket delle occupazioni abusive.
Ora che si è scoperto che gli antagonisti sfruttavano gli immigrati e imponevano un prezzario per gli alloggi occupati, sarebbe forse il caso che Sala condannasse una volta tanto i centri sociali.
Ha commentato la notizia dell’ordinanza anche l’assessore alla sicurezza, polizia locale ed immigrazione di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, “Bene il divieto di dimora nel Comune di Milano per 5 antagonisti del “Comitato Autonomo Abitanti della Barona”. “…Oggi la Digos ha portato alla luce, se ancora ce ne fosse stato bisogno, la rete che sta dietro alle occupazioni abusive….Speriamo che la vicenda di oggi possa smuovere le acque e possa, dunque, portare allo sgombero di questa palazzina occupata. Spiace vedere che, mentre la giustizia scoperchia la pentola delle occupazioni abusive e certifica che gli antagonisti, comunisti doc, abbiano in parte la gestione delle occupazioni abusive, – ha continuato De Corato – per Sala il problema rimangono sempre e solo i fascisti. Ai suoi amici antifascisti, infatti, non ha mai dedicato una parola di condanna.” Il centrosinistra e il Sindaco- ha concluso -escano dall’ambiguità e dicano chiaramente che questi delinquenti vanno condannati “senza se e senza ma”. Se siamo arrivati alla situazione di oggi lo si deve al silenzio della sinistra che in questi anni li ha coccolati solo a fini elettorali”.
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